Protesta

Comuni in zona arancione scuro: i sindaci a Palazzo Lombardia per far sentire la propria voce

I sindaci di Vignate, Melzo, Liscate, Rodano e Truccazzano hanno chiesto maggiore rispetto del loro ruolo.

Comuni in zona arancione scuro: i sindaci a Palazzo Lombardia per far sentire la propria voce
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Non è una protesta nel merito della scelta del governatore Attilio Fontana di inserire i Comuni della Martesana in zona arancione scuro, ma un gesto simbolico per chiedere alle istituzioni il rispetto di chi tutti i giorni si confronta con i cittadini.

I sindaci davanti Palazzo Lombardia

Oggi, martedì 2 marzo 2021, i sindaci dei Comuni della Martesana interessati dall'ordinanza firmata ieri dal governatore si sono presentati in fascia tricolore di fronte all'ingresso della sede delle istituzioni  lombarde. Una protesta che ha visto partecipi Paolo Gobbi (Vignate), Antonio Fusè (Melzo), Lorenzo Fucci (Liscate), Roberta Maietti (Rodano) e Franco De Gregorio (Truccazzano) (assente dei Comuni della Martesana in zona arancione scuro solo  Silvio Lusetti di Pozzuolo Martesana, che ha comunque sottoscritto la lettera di protesta).

In zona arancione scuro loro insaputa

La protesta ha mosso le basi da quanto accaduto ieri sera quando la notizia della decisione del presidente Fontana è stata diffusa  dai mass media prima che venisse comunicata ai diretti interessati. Tanto che gli stessi si sono ritrovati spiazzati di fronte alle domande dei cittadini che chiedevano chiarimenti su quanto cominciava a circolare. Ats Città metropolitana ha avvisato i sindaci solo in tarda serata, spiegando che si trattavi di una misura cautelativa vista la crescita di contagi degli ultimi giorni.

"Chiediamo di essere informati"

Furenti i primi cittadini per quanto accaduto, specialmente per quella che da qualcuno è stata definita come una "scorrettezza istituzionale". Il sindaco di Vignate Gobbi ha però escluso qualsiasi strumentalizzazione politica della vicenda.

Esistiamo, ci siamo e quindi quando ci sono comunicazioni importanti come quella di ieri chiediamo di essere informati prima degli organi di stampa. Non è nostra la competenza di decidere se è giusto o meno finire in zona arancione scuro, ma siamo noi che dobbiamo rispondere alle domande e alle paure dei cittadini.

ha spiegato Gobbi, che poi ha aggiunto

Ieri alle 15 ho fatto una comunicazione ai miei cittadini dicendo che la situazione era sotto controllo. Aveva appena sentito Ats che aveva escluso qualsiasi rischio per Vignate. Mi sono ritrovato poche ore dopo con la decisione della zona arancione scuro. Una scelta passata sopra le nostre teste.

L'incontro con Fontana

Il governatore non si è tirato indietro e ha incontrato i sindaci ascoltando le loro rimostranze. Con lui anche l'assessore regionale agli Enti locali Massimo Sertori.

Si è trattato di un confronto utile e pacato durante il quale ho spiegato loro di aver comunicato la decisione di ieri sera ai soggetti istituzionali competenti, in primis l'Anci Lombardia (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e Prefetture.

ha commentato Fontana

Ci siamo lasciati con la consapevolezza che, anche alla luce della difficoltà del momento, la collaborazione reciproca debba essere costante e per quanto possibile rinforzata.

La lettera dei sindaci

Oltre alla protesta dei primi cittadini dei Comuni in zona arancione scuro, altri 85 sindaci hanno sottoscritto una lettera condivisa per chiedere al governatore Fontana maggiore rispetto del delicato ruolo da loro svolti all'interno delle proprie comunità.

Non aver condiviso la situazione per tempo crediamo sia irrispettoso per l'attività che quotidianamente svolgiamo per il territorio e quindi chiediamo a Lei e alla sua Giunta di rispettare il nostro ruolo, soprattutto quando le sue scelte ricadono in modo diretto sulle nostre Comunità.

QUI LA LETTERA DEI SINDACI

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