Il caso

Clienti multati per la Ztl, paga il ristoratore

E' accaduto nel sito Unesco di Crespi: il titolare ha sborsato 350 euro.

Clienti multati per la Ztl, paga il ristoratore
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Il titolare del ristorante "Al Dopolavoro" di Crespi d'Adda ha pagato le multe dei propri clienti dopo che erano stati sanzionati per essere entrati nella zona Ztl dopo la chiusura.

Clienti multati, la protesta del ristoratore

"E' stata una nostra svista, la prima in cinque anni a questa parte che abbiamo pagato con le nostre finanze. Ci aspettavamo più comprensione". Questo il commento di Fabrizio Innocenti, titolare del ristornate "Al Dopolavoro" del sito patrimonio dell'umanità di Crespi. Le multe sono scattate domenica 28 febbraio, il primo fine settimane in cui la zona Ztl è stata anticipata di un'ora per evitare ulteriori assembramenti nel fine settimana.

Quella domenica otto clienti provenienti da Milano sono arrivati a pranzo con soli 6 minuti di ritardo rispetto all'una.  Come ogni lunedì noi ristoratori dobbiamo comunicare le targhe dei nostri clienti alla Polizia comunale per evitare contravvenzioni, ma in questo frangente per una nostra disattenzione le targhe sono finite nell'elenco dei nominativi per la tracciabilità delle presenze. Purtroppo quel lunedì quelle cinque targhe non sono state comunicate e di conseguenza i vigili hanno emesso le sanzioni. La prima volta che capita in cinque anni.

"Speravamo in una maggiore comprensione"

Il titolare, dopo aver pagato 350 euro di multa (75 euro a testa per cinque autovetture), si è sfogato e ha appeso a  un cartellone le cinque contravvenzioni con scritto "Grazie vigili".

"Mi sarei aspettato maggiore comprensione dopo cinque anni in cui non era mai successo qualcosa del genere. Siamo una categoria già molto danneggiata dalle chiusure e dalla pandemia e avremmo evitato di sborsare altro denaro per soli 6 minuti di ritardo".

Il servizio completo sulla Gazzetta dell'Adda in edicola e in versione sfogliabile web per pc, smartphone e tablet da sabato 3 aprile 2021. 

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