Evento

Cassano d'Adda, inaugurata la nuova struttura riabilitativa nell'ospedale Zappatoni

Oggi, giovedì 24 giugno 2021, alla presenza del sindaco Roberto Maviglia, di Francesco Laurelli nuovo direttore dell'Asst Melegnano Martesana e agli altri rappresentanti delle autorità amministrative e sanitarie della Regione è stato tagliato il nastro dell'ala riqualificata e destinata al recupero dei pazienti colpiti da malattie neurodegenerative e psicomotorie.

Cassano d'Adda, inaugurata la nuova struttura riabilitativa nell'ospedale Zappatoni
Pubblicato:
Aggiornato:

Oggi, giovedì 24 giugno 2021, presso l'ospedale Zappatoni di Cassano d'Adda è stata inaugurata l'ala completamente riqualificata per ospitare una struttura all'avanguardia dedicata alla riabilitazione dei pazienti affetti da malattie neurodegenerative.

Inaugurata a Cassano d'Adda la nuova struttura riabilitativa dell'ospedale Zappatoni

Giornata importante per la città di Cassano d'Adda. In mattinata è stata inaugurata l'ala dell'ospedale Zappatoni, da poco riqualificata, interamente dedicata alla riabilitazione dei pazienti colpiti da malattie neurodegenerative, ma anche allo studio e alla ricerca, attraverso apparecchiature all'avanguardia. La riqualificazione è iniziata ad aprile del 2020 (l'iter che ha portato all'inizio dei lavori in realtà è stato molto lungo per una serie di intoppi burocratici e amministrativi) ed è terminata a maggio. E' stata portata a compimento dalla Onlus Ferb, la Fondazione europea di ricerca biomedica per un costo complessivo di circa 10 milioni di euro. Ora per vent'anni avrà in gestione i cinque piani dell'edificio pagando un affitto annuale all'Asst di circa novecentomila euro.

La nuova struttura

I cinque piani dell'ala riqualificata ospitano sessanta posti letto riservati ai pazienti acuti in coma, colpiti da ictus, malattie neurodegenerative come l'Alzheimer e il Parkinson (per queste due patologie sono stati dedicati due appositi livelli). Avranno a disposizione un personale qualificato, apparecchiature all'avanguardia per la diagnosi, lo studio e il monitoraggio del sistema nervoso, ma anche un giardino terapeutico, piscina e palestre per l'attività riabilitativa e attività di musicoterapia, danzaterapia e di doll therapy (consiste nel fornire una bambola con precise caratteristiche antropomorfe a pazienti affetti da demenza). C'è poi anche una stanza che simula una stazione ferroviaria con tanto di  vagone e porta scorrevole che si apre su un monitor dove si può vedere scorrere il paesaggio come un passeggero a bordo di un convoglio ferroviario.

Cassano d'Adda, inaugurata nuova ala riqualificata ospedale Zappatoni
Foto 1 di 13
Cassano d'Adda, inaugurata nuova ala riqualificata ospedale Zappatoni
Foto 2 di 13
WhatsApp Image 2021-06-24 at 13.48.44 (3)
Foto 3 di 13
Cassano d'Adda, inaugurata nuova ala riqualificata ospedale Zappatoni
Foto 4 di 13
WhatsApp Image 2021-06-24 at 13.48.44 (6)
Foto 5 di 13
WhatsApp Image 2021-06-24 at 13.48.44 (7)
Foto 6 di 13
WhatsApp Image 2021-06-24 at 13.48.44 (8)
Foto 7 di 13
Cassano d'Adda, inaugurata nuova ala riqualificata ospedale Zappatoni
Foto 8 di 13
WhatsApp Image 2021-06-24 at 13.48.45 (2)
Foto 9 di 13
WhatsApp Image 2021-06-24 at 13.48.45 (3)
Foto 10 di 13
WhatsApp Image 2021-06-24 at 13.48.46 (1)
Foto 11 di 13
Cassano d'Adda, inaugurata nuova ala riqualificata ospedale Zappatoni
Foto 12 di 13
Cassano d'Adda, inaugurata nuova ala riqualificata ospedale Zappatoni
Foto 13 di 13

Il commento delle autorità

A don Vittore Bariselli, futuro parroco dell'Unità pastorale delle parrocchie cremonesi di Cassano d'Adda, ha benedetto la struttura, mentre  Francesco Laurelli, nuovo direttore dell'Asst Melegnano Martesana insieme al sindaco Roberto Maviglia e a Franco Cammarota, direttore della Ferb, hanno tagliato il nastro tricolore. Da parte sua Maviglia si è soffermato a ricordare il grande legame che la città ha con l'ospedale Zappatoni. Un legame instaurato duecento anni fa, quando l'allora gioielliere milanese Anastasio Zappatoni  nel suo testamento decise di donare i suoi possedimenti a Cassano affinché in città potesse sorgere il primo ospedale per i poveri (l'edificio iniziale si trovava in via Verdi, poi nel 1971 è stata edificata la nuova struttura ospedaliera in viale Europa).

"Arrivare a questa inaugurazione è stato un cammino molto lungo e difficoltoso. Ringrazio l'ex direttore di Asst Melegnano Martesana Mario Alparone perché si è impegnato affinché l'impasse burocratico e giudiziario venisse sbloccato. Ora auguro a questa struttura di diventare un punto di riferimento a livello nazionale e a tutto il personale di lavorare con impegno e passione. Da parte dell'Amministrazione ci sarà sempre la disponibilità a collaborare per andare tutti nella stessa direzione"

La contestazione fuori dai cancelli

Durante la giornata, fuori dai cancelli della struttura di viale Europa erano presenti una ventina di contestatori. In prevalenza membri dell'Usb, l'Unione sindacale di base, ma c'erano anche esponenti di Rifondazione comunista, dipendenti della struttura ospedaliera e componenti della Rappresentanza sindacale unitaria (Rsu). Speravano di contestare l'arrivo a Cassano d'Adda di Letizia Moratti, vicepresidente e assessore al Welfare della Regione, ma all'ultimo ha dovuto disdire per essere presente alla conferenza stato Regioni. La protesta è nata perché a detta dei manifestanti l'operazione di riqualificazione  dell'ospedale Zappatoni sarà esclusivamente a vantaggio della sanità privata a discapito di quella pubblica. Questo il pensiero dei referenti Usb.

" Ma non sarebbe stato più razionale, giusto e adeguato assumere più personale mancante e rilanciare la sanità pubblica, aprendo il reparto di riabilitazione dell'ospedale? A Cassano d'Adda, infatti, già si concentra la riabilitazione polispecialistica (cardiologica, pneumologica e neuromotoria). A questo punto ci chiediamo quando verranno riattivati i 23 posti letto chiusi per fronteggiare la pandemia, pur temendo che questa sia stata la scusa perfetta per chiuderli definitivamente malgrado un bilancio economico che produceva utili per tutta la Asst Melegnano Martesana. Posti letto che verranno persi assieme alle tante professionalità sanitarie, mediche infermieristiche e fisioterapiche. Operatori socio sanitari destinati, probabilmente, a iniziare anch'essi una carriera da precari dentro la sanità privata".

 

 

Seguici sui nostri canali