Caso Evenepoel-Bramati, l'Unione ciclistica internazionale apre un'inchiesta
Nella tasca del corridore belga caduto c'erano degli integratori energetici o qualcosa d'altro?

Caso Evenepoel-Bramati, l'Unione ciclistica internazionale apre un'inchiesta. Nella tasca del corridore belga caduto c'erano degli integratori energetici o qualcosa d'altro?
Il caso Evenepoel-Bramati e quell'oggetto tolto dal taschino
Non si placano il dibattito e le polemiche su quanto avvenuto durante il Giro di Lombardia di ciclismo. La società del campione belga aveva subito spiegato in una nota ufficiale la sua posizione.
"Come è già stato dichiarato pubblicamente, l’oggetto che è stato filmato mentre veniva tolto dalle tasche di Remco (Evenepoel, ndr) era una bottiglietta contenente prodotti nutrizionali, rimosso per aiutarlo a essere più comodamente posizionato dal personale medico sulla barella. Lo abbiamo ribadito alla Commissione e continueremo a collaborare con le loro richieste, se necessario. Per quanto riguarda la trasmissione dei dati, ci teniamo inoltre a precisare che dati come la posizione live vengono trasmessi dal dispositivo Velon che è stato installato sulle bici durante Il Lombardia da Velon in collaborazione con l’organizzatore della gara. I dispositivi consentono a tutti, compresi i fan, di tenere traccia e vedere i dati del pilota dal vivo in gara. Siamo fiduciosi che ciò metterà fine a qualsiasi ulteriore speculazione sull’incidente".
L'Uci, intanto, apre un'inchiesta
L'Unione ciclistica internazionale, intanto, vuole andare a fondo della vicenda: è stata aperta un'inchiesta. Secondo un'altra versione, infatti, quello preso del vapriese Davide Bramati (direttore sportivo del belga) sarebbe stato un modem capace di trasmettere in tempo reale informazioni sullo sforzo fisico dell'atleta. Un dispositivo vietato. Se così fosse, la società rischia una pesante sanzione.
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