Autovelox sulla Cassanese giudice che vai parere che trovi. E dalla Provincia avvertono...

Autovelox irregolare sulla Cassanese continuano le polemiche. Ma bisogna stare attenti a cosa dice la giurisprudenza. Intanto la ex Provincia replica.

Autovelox sulla Cassanese giudice che vai parere che trovi. E dalla Provincia avvertono...
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Dopo il parere di un giudice di pace sull'irregolarità dell' autovelox posizionato sulla Cassanese (LEGGI L'ARTICOLO) si è scatenato il putiferio. Tra chi vorrebbe rifarsi delle multe subite e chi chiede la class action. Ma attenzione, state attenti al funzionamento della legge. E dalla Città Metropolitana studiano una risposta.

Autovelox irregolare, ma non per tutti

Il fatto che un giudice di pace abbia determinato l'irregolarità dell'apparecchio posto al chilometro 6 della Cassanese crea un precedente, ma non è determinante. Infatti un altro magistrato chiamato a interpretare la norma  a seguito di ricorso può benissimo cambiare parere e non dare ragione all'automobilista. Solo le sentenze della Cassazione, infatti, possono essere prese a modello per casi simili. Dall'altro lato, però, il giudice di pace che ha dato ragione all'automobilista ha dato una motivazione tecnica. Infatti, secondo lui, l'autovelox non rispondeva alle normative in materia sancite nel decreto Minniti. Questo, almeno in teoria, dovrebbe essere un argomento non passibile di interpretazione e quindi garantire un'uniformità di giudizio da parte del magistrato.

Chi ha pagato... ha pagato

La sentenza di agosto crea un precedente, ma chi ha già pagato la multa... ha pagato. Infatti non è prevista la possibilità di un ricorso retroattivo, ma solo per eventuali multe che non siano state ancora pagate. Come sopra, bisogna considerare il fatto che non è detto che il ricorso vada a buon fine. C'è già chi parla di organizzare una class action tra tutti coloro che sono stati "colpiti" dal velox della Cassanese, ma al momento resta solo un'ipotesi. Un caso simile, però, si era già verificato in Martesana per il "T-Red" di Segrate.

La Città Metropolitana non ci sta

Non sono tardate ad arrivare le reazione da parte di Città Metropolitana e in particolare da parte del vicesindaco e delegato alla Mobilità Arianna Censi. "La decisione del giudice di pace la trovo originale - ha commentato - Un conto è la visibilità dei cartelli, un altro quella degli apparecchi. E' assurdo dare ragione a un ricorso del genere perché si autorizzano le persone a non rispettare i limiti di velocità. Limiti che sono stati previsti non per fare cassa, ma per aumentare la sicurezza dei cittadini. Il nostro Stato prevede la sanzione pecuniaria, ma se ci fossero pene più severe e non di tipo economico non ci sarebbe differenza"

 

Commenti
Alberto

Buongiorno qualcuno potrebbe spiegarmi come si fa il ricorso visto che ho preso 4 multe grazie mille

Daniele

hai il numero della sentenza? Io non riesco proprio a trovarla. Grazie

Daniele

Ciao, dove trovo la copia della sentenza ?

Andrea

"Limiti che sono stati previsti non per fare cassa, ma per aumentare la sicurezza dei cittadini". Per passare da 110 km/h a 70 km/h non serve rallentare ma proprio frenare! E' sicuro questo??? Sono ben 40 km/h di differenza sulla stessa identica strada...non sono pochi.

Sergio

esiste l' articolo 142/6 bis del C.d.S che dice: le postazioni DEVONO essere segnalate e BEN VISIBILI. detto questo (anche io vittima dello stesso autovelox della cassanese) nonostante avessi presentato copia della sentenza della cassazione, ho perso il ricorso al giudice di pace. risultato? 357 euro di multa confermata e 3 punti in meno

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