Arrivano le prime condanne: 10 anni di carcere per Andrea Beretta e Luca Lucci
La gup Rossana Mongiardo ha sostanzialmente accolto le richieste del pm. Otto anni per Marco Ferdico, 4 anni e 8 mesi per il padre Gianfranco

Processo “Doppia Curva”, pioggia di condanne. Oggi, martedì 17 giugno 2025, la gup Rossana Mongiardo ha sostanzialmente accolto le richieste del pm della Dda di Milano Paolo Storari. Condanne pesanti per gli ultras arrestati nell’ambito dell’inchiesta che ha decapitato il tifo organizzato di entrambe le curve milanesi, concretizzatasi con il blitz all’alba di lunedì 30 settembre 2024. La sentenza, attesa per le 15, è arrivata alle 18.
Le condanne di casa nostra
Andrea Beretta, 49 anni, di Cernusco sul Naviglio, capo della Nord. Era accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso e di due omicidi (quello di Antonio Bellocco, che rientra in questa sentenza, e quello di Vittorio Boiocchi, ancora da istruire): 10 anni.
Luca Lucci, 43 anni, di fatto di Cologno Monzese, capo della Sud, accusato del tentato omicidio di Enzo Anghinelli e di associazione a delinquere. In carcere anche con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti (altro processo): 10 anni.
Marco Ferdico, 39 anni, di Carugate, ex front man della Nord. Anche per lui associazione a delinquere di stampo mafioso e un coinvolgimento (come organizzatore) nell’omicidio Boiocchi: 8 anni.
Gianfranco Ferdico, 61 anni, di Carugate, padre di Marco e stesse accuse del figlio: 4 anni e 8 mesi.
Mauro Antonio Nepi, 43 anni, di Carugate, la voce della Nord, accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso e di essere il mandante (con Beretta) dell’omicidio Boiocchi: 4 anni.
Matteo Norrito, 41 anni, di Cernusco, ultras dell’Inter, accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso: 4 anni e 8 mesi.
Luca Lucci, 43 anni, di fatto di Cologno Monzese, capo della Sud, accusato del tentato omicidio di Enzo Anghinelli e di associazione a delinquere. In carcere anche con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti (altro processo): 10 anni.
Fabiano Capuzzo, di Carugate, 38 anni, della curva del Milan, accusato di associazione a delinquere: 4 anni e 4 mesi.
Islam Hagag, detto Alex Cologno, 44 anni, di Cologno Monzese, ultra del Milan, accusato di associazione a delinquere: 3 anni e 4 mesi.
Cristian Ferrario, 51 anni, cernuschese residente a Cambiago, accusato di associazione a delinquere (custodiva anche le armi di Beretta) e per una parte nell’omicidio Boiocchi: 6 anni.
Le altre condanne
Debora Turiello: 2 anni (con la sospensione condizionale); Francesco Intagliata 5 anni; Renato Bosetti 4 anni; Daniele Cataldo 10 anni; Giuseppe Caminiti 5 anni; Alessandro Sticco 5 anni; Luciano Romano 3 anni e 4 mesi. Per giovedì è attesa la sentenza per Francesco Lucci, Christian Rosiello e Riccardo Bonissi, che hanno scelto il rito ordinario.
La Curva Sud fuori dall'aula bunker
C'era un po' di preoccupazione oggi pomeriggio all'esterno dell'aula bunker del carcere di San Vittore, dove si è tenuto il processo a porte chiuse, presidiata in forze da Polizia e Carabinieri. Perché il leader della Curva Sud, Luca Lucci, aveva chiamato a raccolta gli ultras rossoneri, continuando a professare la propria innocenza e quella dei suoi fedelissimi, almeno per quanto riguarda l'associazione a delinquere. E loro hanno risposto: erano almeno 200, rigorosamente e diligentemente posizionati dietro una transenna. Poi uno dei capi, Marco "Pacio" Pacini, ha parlato con i giornalisti (dopo averli accusati di raccontare solo una parte della storia), leggendo un volantino nel quale si sottolinea "che è escluso il coinvolgimento di tutti i membri della Curva Sud nelle attività tangenziali allo stadio" e che non esiste alcun reato associativo, almeno per quanto riguarda il tifo rossonero, visto che "i fatti contestati sono estemporanei, quasi sempre commessi in contesti extra stadio". Il volantino si chiude auspicando "la completa assoluzione dal reato associativo e il ritorno di tutti gli striscioni e le bandiere di tutti i gruppi della Curva del Milan".
L’inchiesta
La fase finale dell'inchiesta "Doppia Curva" era scattata all’alba di lunedì 30 settembre 2024. Diciannove misure cautelari (sedici in carcere e tre ai domiciliari), tra cui i personaggi di spicco degli ultrà della Curva Nord dell’Inter e di quella Sud del Milan, una quarantina di indagati in totale. Le accuse erano, a vario titolo, associazione per delinquere (in un caso, quello della curva interista, con l’aggravante dello stampo mafioso), estorsione, lesioni personali, rissa, false dichiarazioni e altri reati. Sono i dati conclusivi di un’indagine durata anni e che già a giugno stava per portare all’emissione delle misure cautelari. Poi i tempi si sono dilatati e il 4 settembre si è verificato l’episodio che nemmeno gli inquirenti si aspettavano: l’omicidio di Antonio Bellocco, 36 anni, calabrese, ucciso da Andrea Beretta, due ras della Curva Nord insieme a Marco Ferdico. Quindi, il blitz del 30 settembre 2024 e, 9 mesi dopo, la sentenza di primo grado.