Curva Nord e Sud

Maxi retata, arrestati 19 capi ultras: in manette anche tre carugatesi

Infiltrazioni criminali nelle tifoserie ultras, arresti e perquisizioni in corso, azzerati i “direttivi” delle tifoserie organizzate delle due squadre calcistiche milanesi

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Milano: infiltrazioni criminali nelle tifoserie ultras, arresti e perquisizioni in corso, azzerati i “direttivi” delle tifoserie organizzate delle due squadre calcistiche milanesi.

Maxi retata, arrestati 19 capi ultras: in manette anche tre carugatesi

Dalle prime ore di questa mattina è in corso una vasta operazione della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Milano.

Gli agenti del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, della Squadra Mobile e della S.I.SCO di Milano stanno eseguendo decine di misure cautelari e decreti di perquisizione nei confronti di persone indagate a vario titolo per associazione per delinquere, con l’aggravante del metodo mafioso, estorsione, lesioni ed altri gravi reati.

Nello stesso contesto ulteriori misure sono state eseguite da militari del Servizio Centrale Investigazioni Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) e del Nucleo Polizia Economico Finanziario della Guardia di Finanza di Milano – G.I.C.O. Gli indagati sono quasi tutti riconducibili alle tifoserie ultras delle due principali squadre milanesi e i reati connessi al giro d’affari legato al contesto calcistico.

La maxi operazione della Polizia ha portato all'arresto di 19 persone (16 in carcere e tre agli arresti domiciliari), ultras della curva Nord e della curva Sud del Meazza, accusati di associazione a delinquere per gli "affari" legati a San Siro, dalla vendita dei biglietti al "pizzo" sui parcheggi, dal merchandising a tutto quello che ruota attorno allo stadio.

In manette, su ordinanza firmata dal giudice per le indagini preliminari di Milano Domenico Santoro, sono finiti i vertici delle due curve. Dai carugatesi Marco Ferdico, 39 anni, portavoce della Nord fino all'omicidio di Antonio Bellocco, suo padre Gianfranco, 61 anni, e ancora, Mauro Nepi.

Poi Matteo Norrito, 39 anni, e "Renatone" Renato Bosetti, 54 anni, da un paio di settimane nuovo capo degli ultras da quando il cernuschese Andrea "Berro" Beretta di trova in carcere per aver ucciso Bellocco. Anche Beretta è stato raggiunto da un ordine di custodia cautelare in carcere.

Per quanto riguarda la Sud, manette ai fratelli Francesco e Luca Lucci, Islam Hagag detto "Alex Cologno", 35 anni, Alessandro Sticco, 42 anni, detto "Shrek" Christian Rosiello, 41 anni.

Interessi e non solo

Nell'inchiesta della Mobile, guidata da Alfonso Iadevaia, vengono ricostruiti episodi violenti, gli affari sui biglietti, gli interessi sui parcheggi, le infiltrazioni della 'ndrangheta. Non a caso l'omicidio Bellocco è maturato proprio per interessi legati al merchandising della Nord.

Sedici in carcere

Il giudice ha disposto l’arresto in carcere per Antonio Bellocco (deceduto) Andrea Beretta, Riccardo Bonissi, Renato Bosetti, Giuseppe Caminiti, Fabiano Capuzzo, Gianfranco Ferdico, Marco Ferdico, Islam Hagag, Francesco Intagliata, Francesco e Luca Lucci, Mauro Nepi, Matteo Norrito, Luciano Romano, Cristian Rosiello e Alessandro Sticco. Domiciliari Gherardo Zaccagni, Debora Turiello e Cristian Ferrario.

I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11:30 presso gli uffici della Procura della Repubblica di Milano alla presenza del Procuratore Nazionale Antimafia Giovanni Melillo, del Procuratore della Repubblica di Milano Marcello Viola, del Questore di Milano Bruno Megale, del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Milano Gen. B. Andrea Fiducia, del Direttore del Servizio Centrale Operativo Vincenzo Nicolì, del Comandante del Servizio Centrale Investigazioni C.O. Gen. D. Antonio Quintavalle e di investigatori della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza.

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