La vertenza

Verti di Cologno Monzese, niente accordo sugli esuberi: nuovo sciopero

Lunedì 17 ottobre 2022 si terrà in Regione l'ultimo incontro del tavolo di crisi. Timori per 175 possibili licenziamenti.

Verti di Cologno Monzese, niente accordo sugli esuberi: nuovo sciopero
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Verti di Cologno Monzese, niente accordo sugli esuberi: nuovo sciopero. Lunedì 17 ottobre 2022 si terrà in Regione l'ultimo incontro del tavolo di crisi, dopo i vertici che si sono svolti nei giorni scorsi. Timori per 175 possibili licenziamenti.

Ultimo incontro del tavolo di crisi in Regione

Ieri, venerdì 14 ottobre, i dipendenti di Verti su cui pende sulla testa la spada di Damocle del licenziamento collettivo si sono riuniti in assemblea, decidendo di indire un nuovo sciopero per l'intera giornata di lunedì, in concomitanza del nuovo incontro in programma nella sede distaccata del Pirellone di via Taramelli, a Milano.

Lunedì infatti si terrà l’ultimo incontro tra le parti nell’ambito della procedura aperta da Verti-Mapfre (Legge 223/91) per tentare un accordo ed evitare i licenziamenti di 175 lavoratrici e lavoratori della compagnia assicurativa online che ha la sua sede a Cologno, in via Volta. L’assemblea dei lavoratori, dove sono state esposte le proposte aziendali emerse in sede di trattativa, ha giudicato insufficienti la contropartita dell'azienda.

"Nello specifico si tratta dell’utilizzo del Fondo straordinario di settore (accompagnamento alla pensione che riguarderebbe però soltanto quattro colleghi), della riduzione risibile delle posizioni in esubero di alcune unità e, per coloro che verrebbero licenziati, di una 'buonuscita' minima che non mitigherebbe in alcun modo l’impatto sociale devastante di questa operazione - hanno spiegato le Rsa della Fisac Cgil, della First Cisl, della Fna e della Uilca - L’azienda rifiuta invece di prendere in considerazione le diverse soluzioni che in questi lunghi mesi sono state ampiamente presentate dalle organizzazioni sindacali, a partire dal ricorso al Fondo ordinario di categoria (unico ammortizzatore per il settore) che avrebbero come obiettivo il mantenimento dell’occupazione all'interno".

"Verti non è un'azienda in crisi"

"Ancora una volta ricordiamo che Verti non dichiara alcuna crisi, è parte di un solido gruppo multinazionale e riduce il personale per poter appaltare ad aziende terze tutte le attività che ora vengono svolte all’interno - hanno proseguito dalle rappresentanze sindacali aziendali - Oggi Verti prova a chiudere la vertenza, aperta ormai un anno fa, con meno risorse possibili. Di nuovo i lavoratori non possono che ribadire la loro ferma posizione contro questa operazione di smantellamento dell’azienda".

Scatta un nuovo presidio dei lavoratori

Da qui la scelta di scioperare nuovamente, con un presidio sotto le finestre della Regione che partirà alle 14.

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