Una raccolta fondi per non far sparire il murale "Nova Melzo": un'opera d'arte della città
La grandinata del luglio 2023 ha danneggiato il murale di via Cavour. Per ripristinare la parete su cui è stato realizzato bisognerà rimuovere i pannelli e l'opera rischia di sparire per sempre
E’ diventato un simbolo di Melzo, fotografato, conosciuto, apprezzato dai residenti e non solo. Ora, però, il murale di "Nova Melzo" rischia di sparire per sempre. Tutta colpa della grandinata del luglio 2023.
La storia di "Nova Melzo"
Era il dicembre 2018 quando i proprietari di casa dello stabile di via Cavour, dopo i lavori di sistemazione della parete, affidarono agli artisti di Infinite Officine il compito di realizzare un dipinto di 15 metri di altezza per decorare la parte della loro abitazione che si affaccia sui ruderi dell’ex Galbani. Una scelta fatta per riqualificare la zona, ma soprattutto per evitare che il muro bianco diventasse oggetto di vandalismi e scritte volgari. Così, come veri "mecenati", commissionarono e pagarono l’opera che fu realizzata dopo un lungo iter burocratico per ottenere i nulla osta da parte della Commissione paesaggistica. Non appena le impalcature furono rimosse fu evidente la portata del murale, una vera e propria opera d’arte contemporanea che nel giro di poco tempo è diventato un simbolo della città e, più in generale, di come attraverso la street arte si possano riqualificare anche i contesti più degradati.
I danni della grandine
La bufera del luglio 2023 che colpì l’Adda Martesana e in particolare Melzo, ha lasciato segni anche sul dipinto. Infatti i chicchi di ghiaccio hanno letteralmente forato il cappotto termico, "crivellando" il dipinto e danneggiandolo in maniera importante.
Il murale è stato realizzato sulla copertura esterna del muro - ha spiegato Paolo Conti, in arte Len, fondatore di Infinite Officine e uno degli artisti che aveva realizzato “Nova Melzo” - Pochi mesi dopo l’episodio atmosferico, i proprietari di casa ci hanno comunicato che per ripristinare i danni era necessario sostituire i pannelli del cappotto e questo significava rimuovere del tutto il murale. Purtroppo non era possibile rattopparlo e nemmeno “staccarlo” per poi riposizionarlo.
Il rischio, dunque, era che "Nova Melzo" sparisse del tutto. Anche perché i privati non potevano sostenere le spese per realizzare un nuovo murale. Così è nata l’idea di lanciare una campagna di raccolta fondi per chiedere ai cittadini di contribuire alla creazione di un nuovo dipinto che, a tutti gli effetti, diventasse un simbolo di Melzo e dei melzesi.
Una campagna fondi per salvare il murale
Ci siamo confrontati con il Comune e, considerando il valore di questa opera, l’apprezzamento e l’affetto che si era creato nei suoi confronti, abbiamo chiesto all’Amministrazione di patrocinare la campagna di crowdfunding finalizzata esclusivamente a recuperare le risorse necessarie per realizzare un nuovo dipinto - ha proseguito Len - Il progetto e la manodopera la “regaliamo” noi di Infinite Officine, ma abbiamo calcolato che servono 8mila euro per coprire i costi di materiali, sicurezza, ponteggi e tutto il necessario per la realizzazione.
La campagna di raccolta fondi è già partita, con volantini sparsi per la città, manifesti e la ricerca di sponsor che possano contribuire in maniera importante.
Realizzeremo dei gadget che saranno venduti per raccogliere risorse e, inoltre, i “grandi donatori” avranno una targa che sarà posizionata ai piedi del murale
ha aggiunto Conti. Anche perché, quando il piano di riqualificazione dell’ex Galbani sarà completato, questo punto sarà di passaggio e di collegamento verso il nuovo quartiere, verso le case e i negozi, diventando un punto nevralgico della zona della stazione.
Il progetto è ambizioso e, a complicare la situazione, c’è l’aspetto legato alle tempistiche. I lavori di sistemazione della parete, infatti, sono stati programmati per il prossimo autunno e per questo bisogna raggiungere la cifra necessaria per la realizzazione del murale entro settembre.
Faremo eventi, coinvolgeremo le realtà del territorio, faremo tutto il possibile per salvare “Nova Melzo” - ha concluso Paolo Conti - Perché ne siamo orgogliosi e perché ormai ci siamo affezionati e siamo sicuri che tanti melzesi condividano questo nostro sentimento.


