Cordoglio

Un minuto di silenzio e una pioggia di lettere e disegni per il professor Bianchi di Truccazzano

Lacrime e belle parole per salutare un uomo che ha scelto di insegnare al prossimo

Un minuto di silenzio e una pioggia di lettere e disegni per il professor Bianchi di Truccazzano
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Un minuto di silenzio e una pioggia di lettere e disegni per il professor Vittorio Bianchi, di Truccazzano. I suoi alunni non lo dimenticheranno.

Un minuto di silenzio per il prof. Vic, con una pioggia di disegni e lettere

E' stata una mattinata difficile quella appena passata alle scuole medie di Truccazzano, dove gli insegnanti hanno dovuto dare la triste notizia della scomparsa del professor Bianchi. Non solo un professore, ma un insegnante di vita, che ha saputo trasmettere le sue passioni ai giovanissimi e anche ai colleghi. Le parole del Comprensivo sono state toccanti.

Tutto l’Istituto Comprensivo “A. Manzoni”, appresa la notizia della improvvisa scomparsa del prof. Bianchi, esprime una sentita partecipazione al dolore della famiglia, dei colleghi, degli amici, degli alunni e di quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo.
Tutto il personale dell’Istituto è rimasto profondamente attonito dalla velocità degli eventi e dal senso di vuoto lasciato dalla mancanza, vuoto con il quale stiamo affrontando il lavoro della quotidianità, cercando di superare il difficile momento.
Il prof. si è distinto in tanti anni di lavoro presso l’Istituto per le sue qualità professionali e umane, per la capacità di portare la sua vasta cultura e competenza agli studenti, favorendone così la crescita culturale e umana. E’ stato un vero educatore. Colpisce l’impegno e la passione profusi fino all’ultimo giorno di servizio. Nell’ultimo saluto gli facciamo la promessa di cercare di mantenere vivo nell’Istituto il patrimonio di insegnamenti che ci ha lasciato e di continuare i progetti che lui stesso ha proposto. Nessuno muore finché vive nel cuore di chi resta.

L'addio dei suoi alunni

I suoi alunni gli hanno dedicato disegni, lettere e cartelloni. Alcuni ricordi sono stati particolarmente toccanti.

Abbiamo saputo della sua grave malattia e tutta la scuola ha pregato affinché si riprendesse, ma poi ci è arrivata la terribile notizia. Nessuno di voi voleva crederci: lei ci difendeva sempre, anche quando non poteva, come quella volta della gita a Jesolo. Nessuno degli altri professori voleva darci fiducia, invece lei si. Non si è mai arreso e ha lottato finché ha potuto. Ci ha aiutato tantissimo e so che ora ci guarda da lassù. Nella mia lettera ho fatto una valanga di errori, me li corregga lei. Adesso dovrò imparare a fare l’analisi logica da solo.

Si rimane in attesa per sapere la data del funerale.

 

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