Il progetto

Un impianto per produrre biogas dai rifiuti tra Cologno e Cernusco

Il sito per il compostaggio sulla Provinciale 113 (che sale spesso alla ribalta delle cronache per le molestie olfattive) verrà riconvertito

Un impianto per produrre biogas dai rifiuti tra Cologno e Cernusco
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Ancora pochi mesi e il Comune di Cologno Monzese tornerà in possesso di una struttura centrale nell’ottica dell’economia circolare, che sale a fasi alterne alla ribalta delle cronache locali per le molestie olfattive spesso ricondotte ad essa. E che ormai è datata e sorpassata: non solo dal punto di vista dei macchinari utilizzati per le lavorazioni, ma anche da quello strutturale, visto che una parete del capannone ha subìto un cedimento forse a causa delle attività estrattive in corso nelle cave circostanti.

Dal compostaggio alla produzione di biogas

L’impianto di compostaggio che si trova lungo la Strada provinciale 113 ai confini con Cernusco sul Naviglio e Brugherio, anche se con un ritardo legato al periodo di commissariamento del Comune di Cologno, deve iniziare a pensare in fretta al proprio futuro.

Necessaria la riconversione dell'impianto sulla Sp113

Il 4 maggio 2024, infatti, scade la gestione ventennale affidata alla società Econord, che ha già annunciato la propria volontà di non chiedere proroghe e di restituire in Villa Casati le chiavi. Ergo: l’intera area dove vengono conferiti i rifiuti umidi urbani (Forsu) e la frazione verde (rami e sfalci, per esempio) dovrà essere ripensata. Ma come? Il tecnico esterno, a cui l’Amministrazione comunale (proprietaria dell’impianto sulla Sp113) aveva dato l’anno scorso il mandato di redigere una relazione sullo stato di fatto e le possibili strategie di rilancio, ha posto un’unica strada percorribile: un revamping completo dal punto di vista tecnologico e strutturale, finalizzato a creare un sito per la produzione di biogas e biometano. Magari mettendo sul tavolo (e sul tetto) anche un impianto fotovoltaico.

Il tutto per una serie di motivi: per ridurre il consumo di combustibili fossili, per tagliare le emissioni, per valorizzare al meglio i rifiuti urbani e (non ultimo) per sfruttare gli incentivi e i finanziamenti messi a disposizione.

Il via libera al revamping da parte della Giunta

La relazione tecnica stilata dal professionista è stata presentata in Giunta dall’assessore all’Ambiente Vincenzo Barbarisi e approvata.

"Serve una radicale svolta strategica per attuare adeguate politiche industriali nella raccolta differenziata, che valorizzino da una parte il patrimonio immobiliare dell’impianto esistente e dall’altra accelerino la transizione verso un modello di economia circolare basato sul risparmio delle risorse naturali, con la progressiva riconversione energetica verso la creazione di nuove filiere produttive che promuovano un ciclo dei rifiuti sempre più virtuoso", hanno evidenziato dall’Esecutivo guidato dal sindaco Stefano Zanelli.

Da qui le prime due scelte fatte da Villa Casati: individuare sul mercato un operatore che prenda le redini dell’attuale sito di compostaggio, ampliandone le funzioni "con l’obiettivo di migliorare il riciclo del rifiuto organico", e conferire il servizio di smaltimento della frazione umida e verde a Cem Ambiente, di cui il Comune è socio e che "presenta il miglior vantaggio economico per l’ente".

La questione umido

Con Econord, il costo per il trattamento nel 2023 è stato quantificato in 410mila euro, contro i 305mila di Cem Ambiente e i 314mila di una soluzione mista tra ZeroC (per l’umido, la società di cui Cologno è socia sta portando avanti la riconversione del vecchio inceneritore di Sesto in Biopiattaforma) e la stessa Cem, quest’ultima per il verde.

Da qui la decisione di affidare l’incarico a Cem.

"Sul trattamento della frazione umida e del verde per il biogas la strada è già segnata - ha detto Barbarisi - Tuttavia l’area del sito è molto ampia e ci permetterebbe di incrementare i servizi".

Tra questi, la lavorazione anche del secco, "sempre per produrre combustibile ecologico per uso industriale e per generare calore, aumentando così la percentuale della raccolta differenziata", ha concluso l’assessore.

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