La testimonianza

Un anno dopo il trapianto di polmoni danneggiati dal Covid: "Mi sono diplomato e andrò all'università"

Diego Cartabia, che vive a Carugate con la famiglia, aveva 18 anni quando venne sottoposto all'intervento: "Ai miei coetanei dico di proteggersi e vaccinarsi, l'ho fatto anch'io".

Un anno dopo il trapianto di  polmoni danneggiati dal Covid: "Mi sono diplomato e andrò all'università"
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Diego Cartabia, che vive con la famiglia a Carugate, aveva 18 anni quando venne sottoposto a un doppio trapianto di polmoni, devastati dal Covid. Ora si è diplomato e guarda al futuro: "Ai miei coetanei dico di proteggersi e vaccinarsi, l'ho fatto anch'io".

Doppio trapianto di polmoni, la nuova vita di Diego

I primi malesseri che sembravano essere riconducibili a una semplice influenza. Poi la febbre alta che non voleva scendere, fino alla necessità del ricovero in ospedale: prima al San Raffaele, dove agli inizi di marzo del 2020 venne intubato, poi al Policlinico di Milano, dove venne sottoposto a un delicato, lungo e avanzato intervento chirurgico mai tentato prima in Europa. A un anno di distanza, Diego (ora 19enne) ha raccontato la sua esperienza a Cologno Monzese, accanto al presidente dell'associazione I Sassi di Betania Enrico Saccà, ai genitori e fratello minore.

"Quattro mesi in una realtà parallela"

Uscì dal Policlinico l'1 luglio. Quattro mesi in ospedale durante i quali ha raccontato di "essere stato in una realtà parallela". Almeno fino al risveglio dopo il trapianto, eseguito il 18 maggio, giorno di nascita di Papa Giovanni Paolo II. "Per questo sono convinta che Wojtyla sia stato per Diego uno dei suoi angeli", ha dichiarato la mamma, professoressa di scuola media a Cernusco sul Naviglio.

L'intervista completa sulla Gazzetta della Martesana in edicola e in versione sfogliabile web per Pc, smartphone e tablet da sabato 26 giugno 2021.

 

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