Un altro dottore va in pensione, a Vimodrone oltre 2.300 cittadini senza medico
Il sindaco Dario Veneroni ha scritto (nuovamente) ad Ats: cittadini costretti a trovare un posto negli ambulatori fuori Comune

A seguito del termine dell'incarico come medico di famiglia dell'ennesimo dottore, il sindaco di Vimodrone Dario Veneroni (a nome di tutta l'Amministrazione comunale) ha deciso di scrivere ai vertici di Ats, sollecitando tempestivamente (e ancora una volta) la risoluzione di un problema che allo stato attuale vede circa 750 cittadini e cittadine vimodronesi privati dell’assistenza sanitaria di base e costretti a spostarsi nei paesi limitrofi per trovare un medico di famiglia a cui affidarsi.
Carenza di medici, il sindaco scrive (ancora) ad Ats
"Una condizione ancora più gravosa se si pensa che i cittadini che maggiormente si rivolgono a questo servizio sono cittadini e cittadine fragili e anziani che a Vimodrone sono circa 4mila".
Queste le parole messe nero su bianco dal primo cittadino.
Una situazione che si è venuta a creare a fronte del fatto che il sostituto dell'ultimo professionista andato a riposo in ordine di tempo, a sua volta nominato in sostituzione di un altro collega a sua volta in pensione, sarà un medico corsista e potrà accogliere solamente mille pazienti circa, oltre a 150 ricongiungimenti famigliari, lasciando quindi senza medico di base più di 750 utenti.
Il conto totale dei vimodronesi senza dottore sfonda quota 2.300
Appurato proprio da Regione Lombardia che per il bacino di utenza del Comune di Vimodrone servirebbero tre nuovi medici, la condizione della sanità di prossimità in città è ancora più penalizzata dalla mancata sostituzione in seguito al pensionamento ad agosto di una dottoressa, che, come già sollecitato agli organi competenti, ha visto ulteriori 1.600 pazienti senza medico di famiglia a Vimodrone.
Ma c'è anche il fronte dei pediatri: "Situazione non più sostenibile"
"Come ho già avuto modo di sottolineare dapprima con la mancata sostituzione della dottoressa presso il servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica) e successivamente a seguito della mancata sostituzione di una pediatra a dicembre, siamo di fronte all’ennesimo episodio, francamente non più sostenibile e tollerabile, di mancata tutela del diritto alla salute, espresso dall’articolo 32 della nostra Costituzione, che sta generando notevoli difficoltà alle famiglie vimodronesi, costrette a sobbarcarsi ancora una volta il peso e i disagi dovuti a un’organizzazione che da tempo ha mostrato tutti i suoi limiti e che, in qualità di autorità sanitaria locale, avendo fortemente a cuore la problematica e il benessere della mia comunità, sono pronto a sostenere e supportare nelle sedi e nelle forme più opportune, affinché la problematica possa essere affrontata e avviata finalmente verso una risoluzione definitiva. Proprio per questo ho deciso di scrivere questa lettera alle autorità competenti, per renderle edotte del disagio che stanno arrecando alla nostra comunità. Attendiamo fiduciosi risposte per iscritto, ma soprattutto azioni concrete".