Salta l'apertura della strada e stop alla rotonda tra Cologno Monzese e Brugherio, scongiurato l'incubo traffico
Accordo tra le due Amministrazioni comunali per depennare l'iniziale idea di creare un collegamento diretto tra le due città all'altezza del Bettolino
Pericolo scampato, almeno per coloro che vivono in zona e sui quali pendeva sulla testa la spada di Damocle della possibile apertura al traffico a Brugherio di via Dolomiti. Quest’ultima arteria, infatti, resterà come è oggi, ossia a fondo cieco. La notizia, che aveva acceso anche il clima politico nella primavera del 2022, è stata messa nero su bianco da Cologno Monzese. Il Comune confinante, infatti, ha deciso di cambiare l’intervento di compensazione ambientale finanziato da Stogit per lo stoccaggio sotterraneo del gas naturale.
L'iniziale progetto tra Cologno e Brugherio
A maggio dello scorso anno il Consiglio comunale colognese aveva approvato un protocollo d’intesa con Anci per la risoluzione del nodo viabilistico di viale Campania, ai confini con Brugherio. Era stata prevista una nuova rotatoria lì dove ci sono i laghetti artificiali ormai prosciugati, con un collegamento anche ciclopedonale tra viale Campania (di Cologno) e via Dolomiti (di Brugherio). Un insieme di opere pubbliche dal valore di circa 365mila euro.
L'inversione di rotta dopo l'accordo tra i due Comuni
Un anno dopo esatto, sia Cologno sia Brugherio hanno eletto i loro nuovi sindaci: Stefano Zanelli (centrosinistra) e Roberto Assi (centrodestra).
"A seguito di incontri con il Comune di Brugherio, per concordare le modalità operative più agili per avviare i lavori, si è accertato il diniego dell’Amministrazione confinante (quella brugherese, ndr) alla realizzazione dell’opera pubblica originariamente proposta", hanno evidenziato dalla Giunta Zanelli.
Spunta l'idea della pista ciclabile verso Cernusco
Da qui l’inversione a U, affinché Cologno non perdesse un finanziamento pari a circa 163.500 euro. Niente rotonda tra i due Comuni, quindi. La scelta è ricaduta sul piano B, che ha comunque carattere sovraterritoriale, ossia una pista di connessione (dallo stesso valore, con asfalto rosso e aiuole verdi) che dalla colognese via Carducci, nel tratto di via Longarone, dove c’è il cimitero di San Giuliano, sconfini in Cernusco sul Naviglio lungo la Sp120. Quello approvato dalla Giunta Zanelli è un atto di indirizzo, propedeutico alla stesura del progetto. Ma la prima pietra di un cambio di rotta è stata posata.
L’opera "ha un duplice scopo - hanno evidenziato da Cologno - Dare continuità alla rete ciclabile comunale e realizzare un percorso a livello sovralocale, promuovendo la mobilità sostenibile e collegando le aree verdi dei parchi".
Quando a Brugherio suonò l'allarme rosso
A Brugherio, alla notizia del progetto sposato dall’Amministrazione Troiano, suonò l’allarme rosso. La rotonda tra Cologno e Brugherio rischiava di intasare la viabilità fatta di strette strade per il traffico locale del Bettolino. Da qui la decisione di Bpe (ai tempi all’opposizione) di lanciare una petizione per contrastare l’idea.
"Una nuova viabilità così elaborata comporterebbe la confluenza dei veicoli in transito su viale Lombardia (corso Roma, per Cologno Monzese) e viale Campania (zona prevalentemente industriale e artigianale) su via Dolomiti di Brugherio e sulle strade nelle immediate vicinanze, ora a esclusivo transito residenziale, aumentando di conseguenza il traffico anche nelle già congestionate vie San Carlo, Torrazza e San Maurizio - si leggeva nella petizione - Via Dolomiti risulta inadeguata per dimensioni e tipologia di utenza a subire un tale impatto: andrebbe a discapito anche della sicurezza di automobilisti, ciclisti e pedoni".
Una questione, quella del traffico, che si collega a un progetto urbanistico ai confini tra le due città, che sta prendendo forma proprio in questo momento. Ora, col cambio di colore politico al vertice di Villa Fiorita, è stato tirato un deciso tratto di penna, voltando pagina. Almeno per quanto riguarda l'apertura di una nuova strada da Cologno e Brugherio.