Prolungamento della metro, una storia infinita: Regione rispolvera un progetto bocciato da Brugherio e Carugate
Palazzo Lombardia ha scritto ai sindaci chiedendo loro se non sia il caso di tornare sui loro passi. Ma i due Comuni avevano appena trovato una sudata mediazione
Non appena sembra profilarsi un po' di luce in fondo al tunnel, per il prolungamento della M2 verso Vimercate (passando per Brugherio e Carugate) ecco arrivare nuove nubi all’orizzonte. Sullo sfondo resta il tema del milione di euro aggiuntivo da trovare alla svelta per elaborare la versione definitiva dello studio di fattibilità tecnico-economica, che ne costa in tutto circa 4,2.
Ma c'erano altre questioni che, alla luce di un estenuante confronto tra Amministrazioni e MM, sembravano ormai archiviate: le modalità da mettere in atto per far arrivare i binari in Brianza (tramite Lrt, acronimo che sta per Light rail transit, una moderna metrotranvia, con Cologno Monzese Nord che da capolinea diventerà quindi nodo di interscambio) e soprattutto il percorso, con le ipotesi iniziali che avevano creato non pochi mal di pancia in primis a Brugherio e Carugate.
La lettera della Regione per rispolverare un'opzione bocciata
Ora a intervenire è stata la Regione: in una lettera recentemente inviata a tutti i Comuni interessati dall’opera, ha chiesto nello specifico alle due Amministrazioni guidate dai sindaci Marco Troiano e Luca Maggioni non un passo indietro, ma comunque un ulteriore sforzo di analisi e riflessione. Nessun out out, tuttavia Palazzo Lombardia si è chiesto se non sia opportuno rispolverare un tracciato che sembrava ormai essere stato messo nel cassetto. Il tutto per tornare a prevedere una fermata più vicina ai centri commerciali di Carugate, che comporterebbe però la riproposizione di uno scalo della Lrt davanti a Cascina Sant’Ambrogio di Brugherio, che quest’ultimo Municipio proprio non vuole per i contraccolpi che porterebbe alla viabilità ordinaria.
La riapertura del dibattito (infinito)
Insomma, ciò che è stato messo fuori dalla porta rischia di rientrare dalla finestra. Le due Amministrazioni non avevano mai nascosto le critiche per un percorso che avrebbe sconvolto anche lo skyline. A Brugherio dovevano sorgere due fermate: una nell’area all’incrocio tra le vie dei Mille e Santa Clotilde, arrivando da via Quarto e da Cologno Nord, l’altra sulla Sp 208. Anche Carugate avrebbe dovuto avere due scali: all’altezza dei centri commerciali (in sopraelevata) e lungo la Sp 121, in zona Cgt. E qui erano arrivati i problemi. Il percorso cittadino a Brugherio, tutto a raso, avrebbe fortemente intaccato la viabilità ordinaria. Diversa la situazione a Carugate, con le rotaie che dal ponte sulla Tangenziale Est sarebbero giunte in elevazione per oltrepassare la A51, con viadotti e piloni, per poi tornare a scendere connettendosi con la Provinciale verso Agrate. Una soluzione contestata dal Comune, in maniera bipartisan, perché ritenuta troppo impattante dal punto di vista visivo e paesaggistico.
La soluzione raggiunta da Brugherio e Carugate
E si era arrivati a una nuova idea, giunta a maturazione la scorsa estate: Brugherio vorrebbe dire addio alla fermata di Cascina Sant’Ambrogio, da sostituire con una più a Nord, in zona cimitero nuovo, mentre Carugate è pronta a rinunciare a quella dei centri commerciali, che non verrà sostituita. Ergo: la Lrt si fermerebbe solo in un punto, sulla Sp 121, non tanto distante dal Carosello, dall’Ikea e da Leroy Merlin. Nell’ultimo documento redatto da MM, la Lrt (discostandosi completamente dall’ipotesi iniziale) nel territorio di Brugherio andrà a seguire praticamente il tracciato che avrebbe dovuto percorrere la metropolitana classica, ma a raso, lungo la linea dei tralicci dell’alta tensione, attraversando i campi coltivati inseriti nel Parco Est delle Cave, entrando in Carugate nella zona nord e bypassando la Tangenziale est con un tunnel lungo 180 metri a sud di Cascina Graziosa, dopo un breve tratto in discesa e in trincea.
Cosa dicono i sindaci
Tutto bene quel che finisce bene? No, visto che Regione sta cercando di riaprire il tavolo che sembrava chiuso. Ma quale risposta daranno i sindaci?
Troiano, nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, si è lasciato andare a un tweet:
Ho informato i capigruppo della comunicazione che abbiamo ricevuto, che ora ci porrà davanti alla necessità di prendere una decisione.
L’ennesima, verrebbe da dire. Poi, a margine, lo stesso primo cittadino ha aggiunto:
Considero quello di Regione un “suggerimento”, che però va verificato sulla base delle reali esigenze di un territorio (quello di Brugherio) tra i più "penalizzati" dall’esigenza di garantire il prolungamento. Come tale sarà valutato, perché l’obiettivo resta capire come realizzare il collegamento, senza che l’impatto su Brugherio sia devastante.
Da parte sua, Maggioni ha rimarcato un punto fisso:
Il nostro impegno come sindaci è trovare una soluzione che coniughi l’efficacia del prolungamento e le peculiarità dei territori.