PER NON DIMENTICARE

Pietre d'inciampo in ricordo dei deportati: una memoria condivisa a Pessano

Un'iniziativa proposta dall'Anpi e dal Comune ha unito la cittadinanza, stretta attorno al ricordo dei pessanesi Antonio Villa, Ambrogio Tremolada e Domenico Bonfanti

Pietre d'inciampo in ricordo dei deportati: una memoria condivisa a Pessano
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In occasione della giornata della Memoria, la sezione Anpi, congiuntamente con il Comune di Pessano con Bornago, ha voluto rendere omaggio alle vittime del regime nazi-fascista, procedendo alla collocazione di tre pietre d'inciampo in memoria di Antonio Villa, Ambrogio Tremolada e Domenico Bonfanti nella giornata di ieri, domenica 26 gennaio 2025.

Uniti nel ricordo

Alla vigilia della giornata della Memoria si è voluto contribuire in maniera più significativa e concreta, rendendo proprio visibile il ruolo fondamentale ricoperto dagli operai deportati per aver manifestato il proprio dissenso nei confronti del regime: tre pietre d'inciampo con nome, data di nascita e decesso irrimovibili, come dovrebbe essere il loro ricordo, persistente tutto l'anno.

Quattro tappe essenziali

Nonostante il maltempo, la comunità cittadina ha aderito in buon numero all'iniziativa. Di fronte allo storico monumento funebre dedicato ai sette martiri, il presidente dell'Anpi ha tenuto spiegare come è nata l'idea oltre a rammentare l'importanza di momenti come questi. Il bisogno di dare una voce a chi ne è stato privato, rendendolo parte di una comunità a cui è stato ingiustamente sottratto, ha spinto la sezione Anpi, coadiuvata dalla Giunta comunale, a reperire la documentazione necessaria per ricostruire le travagliate vicende dei tre deportati, accomunati, oltre che dal triste epilogo, dall'aver vissuto a Pessano con Bornago. Di grande aiuto è stato anche il contributo delle famiglie dei tre uomini, senza il quale non si avrebbe di certo raggiunto un risultato simile.

Il corteo e la posa delle pietre di inciampo

Il corteo dal cippo si è diretto inizialmente verso Cascina Pariana, luogo di residenza di Antonio Villa. Dopo qualche accenno sulla biografia, commovente è stato l'intervento del sesto dei suoi figli, il quale, pur non avendolo mai conosciuto, ne ha sottolineato la bontà e il coraggio. Dopo il cerimoniale posizionamento della pietra, il corteo ha raggiunto la località Cascina Oltrona e non meno toccante è risultata la disavventura di Ambrogio Tremolada.

La terza e ultima, dove si è concluso il corteo, è stata via Umberto I, all'ingresso della biblioteca civica Francesco Tarchi. In assenza di parenti stretti, la sezione Anpi ha deciso di inoltrare la richiesta per apporre la pietra commemorativa, sistemata in un luogo oltremodo significativo. In tal modo è stato possibile evitare che la memoria di Domenico Bonfanti - anch'egli denunciato per aver organizzato gli scioperi del marzo 1944 a Sesto San Giovanni - cadesse nell'oblio.

Quando due anni fa è arrivata la proposta dell’Anpi, ci siamo subito attivati. Credo che il ricordo di queste persone passi anche e soprattutto attraverso il ricordare il loro nome. Ora abbiamo un segno visibile per raccontare ancora meglio alle future generazioni ciò che è stato. Ringrazio l’Anpi per ciò che ha fatto e per aver portato anche a Pessano con Bornago questa idea così bella e importante.

ha detto il sindaco Alberto Villa.

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