Oberati di lavoro e personale in picchiata, gli "Angeli del Covid" occupano la Direzione sanitaria dell'Asst Melegnano Martesana
Rsu e sindacati: "Sospesa la nuova procedura sulle assenze improvvise. Ma temiamo che ospedali e case di comunità del territorio diventino scatole vuote"
Hanno letteralmente occupato per circa un'ora i locali della Direzione sanitaria per protestare contro carichi di lavoro eccessivi, un'organizzazione non condivisa e un futuro che preoccupa. Sono quelli che erano chiamati gli "Angeli del Covid", ovvero infermieri, medici, personale sanitario e amministrativo della Asst Melegnano Martesana che giovedì mattina hanno protestato davanti (e dentro) l'ospedale di Vizzolo Predabissi.
Infuocata assemblea
Almeno duecento lavoratori (oltra a novanta collegati online) si sono ritrovati in assemblea. Successivamente hanno occupato i locali della Direzione sanitaria ottenendo che una delegazione fosse accolta in trattativa dai vertici dell'Azienda sociosanitaria.
Quest'ultima ha sospeso la nuova procedura delle assenze improvvise, che ha scatenato vibranti proteste tra il personale sanitario dell'azienda e una levata di scudi dei lavoratori.
La nuova procedura sulle assenze improvvise
Così Rsu e sindacati hanno motivato la propria protesta:
In caso di assenza improvvisa dei sanitari si prevedeva che fosse trasferito al personale in turno l’onere di richiamare dalle ferie o dai congedi i colleghi di lavoro e nel caso non si trovi il sostituto, il sanitario in turno dovrebbe rimanere al lavoro sino a 12 ore consecutive.
Tutto questo per far fronte al continuo calo di organico, nella Asst mancano un numero ingente tra infermieri (180 ) e operatori socio-sanitari, a cui si aggiunge quello delle altre figure sanitarie e amministrative: per non parlare della carenza dei medici, a causa della quale è stata chiusa la Psichiatria di Melzo con i conseguenti disagi per l’utenza. Ma sono i dirigenti, e non certo i lavoratori, che devono trovare i sostituti nel caso qualcuno si assenti.
Organico in calo
Dopo aver sospeso la contestata procedura delle assenze improvvise, la Direzione ha annunciato entro 72 ore la ripresa delle trattative per trovare una soluzione alle tante questioni aperte presidio ospedalieri e Case di comunità.
Con l’organico già adesso in continuo calo, il rischio concreto è che rimangano scatole vuote con il forte rischio di una riduzione del servizio.
Tutto questo ovviamente a scapito degli utenti: chiediamo dunque un nuovo incontro in tempi brevi, diversamente siamo pronti a continuare le azioni di protesta, che potrebbero portarci allo stato di agitazione.