Dopo la sentenza

"Ma la vita di Sofia vale davvero solo 24 anni di carcere?"

L'associazione Scarpetta Rossa ha lanciato una campagna promossa in collaborazione con la mamma e la migliore amica della 20enne uccisa a Cologno Monzese

"Ma la vita di Sofia vale davvero solo 24 anni di carcere?"
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"Ora parla Sofia". Questo il titolo di una campagna lanciata dall’associazione Scarpetta Rossa, a pochi giorni dalla sentenza di condanna di Zakaria Atquaoi a 24 anni di reclusione per l’uccisione della 20enne Sofia Castelli avvenuta a Cologno Monzese a fine luglio del 2023.

Si attendono le motivazioni della sentenza

Un verdetto troppo blando per i familiari e gli amici della studentessa di Sociologia (l’accusa aveva chiesto l’ergastolo). Sarà ora necessario attendere le motivazioni della sentenza per capirne i motivi e sapere se la Procura di Monza deciderà o meno di presentare ricorso.

La campagna "Ora parla Sofia"

"Sono passati ormai 9 mesi dall’uccisione di Sofia Castelli - hanno sottolineato dal sodalizio - Una morte violenta, che è costata al suo carnefice solo 24 anni di carcere".

"Ora parla Sofia" è la richiesta di Aurora Fiameni, affinché le luci sulla morte della sua migliore amica non si spengano, affinché venga fatta giustizia, una giustizia vera. La ragazza (diventata volontaria di Scarpetta Rossa e che si è costituita parte civile al processo di primo grado recentemente conclusosi) era nella casa di corso Roma la mattina del femminicidio: dormiva in un’altra stanza e non si è accorta del dramma che si stava consumando a pochi metri da lei, quando l’ex fidanzato di Castelli, dopo essersi nascosto nell’armadio, ha teso un agguato alla 20enne, accoltellandola nel sonno.

La mamma Daniela ha scelto il nome

È stata Daniela, la mamma di Sofia, a scegliere il nome emblematico per la campagna portata avanti proprio da Aurora, con il supporto di Scarpetta Rossa, in nome della famiglia e di tutti gli amici di Sofia.

"Tutti noi vogliamo urlare a gran voce che questa non è la pena che Zakaria merita. 'È questo quello che vale Sofia?', ci chiediamo. Oer questo tutti insieme vogliamo darle voce: 'Ora parla Sofia' è una possibilità, la possibilità di ridarle la dignità che merita. Colui che, con freddezza, ha deciso di togliere la vita a una giovane donna, tra 24 anni avrà l’opportunità di costruirsi una famiglia, trovare un lavoro, ritrovare la normalità, mentre tutti coloro che conoscevano Sofia sono condannati a un pena ben peggiore: un ergastolo del dolore".

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