Tribunale

Niente ergastolo: 24 anni di carcere all'assassino di Sofia Castelli

La sentenza nei confronti del 24enne reo confesso dell'assassinio avvenuto a Cologno Monzese nel luglio del 2023. Riconosciute le attenuanti generiche: insulti e lacrime in aula da parte dei parenti e degli amici della vittima

Niente ergastolo: 24 anni di carcere all'assassino di Sofia Castelli
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Niente ergastolo, ma 24 anni di carcere per l'assassino di Sofia Castelli. Un verdetto di condanna che ha provocato nuovo dolore e nuova rabbia tra i parenti e gli amici della vittima presenti in aula, con lacrime e insulti.

Niente ergastolo per l'assassino di Sofia Castelli

La sentenza nei confronti del 24enne Zakaria Atqaoui è stata letta oggi, venerdì 12 aprile 2024, al Tribunale di Monza, davanti alla Corte d'assise brianzola. Il pm aveva chiesto l'ergastolo per il reo confesso del femminicidio avvenuto a luglio del 2023. Ma il giudice ha riconosciuto all'imputato le attenuanti generiche.

L'imputato presente in Tribunale

"Voglio chiedere scusa alla famiglia e a tutti quelli a cui ho causato disagio". Queste le parole pronunciate dall'imputato in occasione della scorsa udienza del processo. L'imputato era presente anche oggi in aula, scortato dagli agenti della Polizia penitenziaria.

L'accusa nei suoi confronti era di omicidio aggravato dai futili motivi, dalla premeditazione e dall'uso del mezzo insidioso, per essere uscito all’improvviso dal suo nascondiglio, l'armadio di casa della giovane. Per entrare nell’appartamento (che il 24enne sapeva essere vuoto in quel momento) aveva utilizzato un mazzo di chiavi prelevato di nascosto nei giorni precedenti, quando si era presentato davanti al palazzo di Cologno, in corso Roma, con l’intento di avere un "incontro chiarificatore".

Le costituzioni di parte civile

I parenti di Sofia Castelli si sono costituiti tutti parte civile nel processo a carico di Atqaoui. Assieme a loro anche la Casa delle donne maltrattate di Milano e Aurora Fiameni, la giovane che dormiva nell’appartamento con la vittima (sua ex compagna di scuola), ma in un’altra stanza, e che non si era accorta di nulla fino all’arrivo dei Carabinieri e della Polizia Locale. E alla lettura della sentenza si è fatto largo il malcontento: "E' una farsa, una vergogna", hanno urlato alcuni. "A 40 anni sarà già fuori", hanno detto altri.

In attesa di leggere le motivazioni del verdetto, che saranno pubblicate entro 90 giorni, è quasi certo che la Procura presenterà ricorso.

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