RICHIESTA DI AIUTO

L’appello di mamma Letizia per il figlio: “Un ascensore per restituirgli autonomia”

È stata lanciata una raccolta fondi per Gabriele, 19enne settalese con la distrofia di Duchenne

L’appello di mamma Letizia per il figlio: “Un ascensore per restituirgli autonomia”

Una richiesta disperata di aiuto, per regalare una normalità che agli occhi esterni può apparire come scontata. Gabriele ha 19 anni, risiede a Settala, ed è affetto da una malattia rara e degenerativa: la distrofia muscolare di Duchenne.

L’appello di una mamma per il figlio disabile

La sua è un’infermità che non permette autonomia, ma costante bisogno di supporto. In particolare, è la mamma Letizia a chiedere di essere ascoltata.

“Purtroppo mio figlio non cammina più ed è costretto alla sedia a rotelle – ha spiegato la settalese – Abitiamo in un appartamento al primo piano in via Cascina Mostino, senza ascensore, comprato prima della sua nascita e, ovviamente, prima di scoprire la sua malattia. Abbiamo installato una piattaforma per poterlo far scendere al piano terra ma, con gli anni e il suo peso questo montascale non regge più il carico della sedia a rotelle motorizzata, se non facendolo scendere con una più leggera ma che impedisce l’autonomia di movimento”

L’obiettivo è costruire un ascensore in casa

L’idea quindi è quella di regalare a lui maggiore libertà. Come? Costruendo un ascensore interno all’abitazione che possa permettergli di muoversi in sicurezza.

“Con grandi sacrifici, io e mio marito abbiamo acquistato un locale che si è liberato da poco, sotto il nostro appartamento, con l’idea di mettere un ascensore interno per Gabriele per potergli permettere di uscire di casa e, soprattutto, per uscire dalla gabbia in cui si rifugia: una scrivania e il suo inseparabile computer – ha proseguito – Purtroppo ci siamo sopravvalutati e il costo dell’ascensore per noi resta fuori dalle nostre finanze, asciugato dal prestito fatto per l’acquisto del locale sottostante”.

Avviata la raccolta fondi online

Da qui parte un appello rivolto a tutti tramite la piattaforma GoFundMe per realizzare l’ascensore. L’obiettivo: raggiungere quota 60mila euro.

“Ho pensato di chiedere un aiuto perché la vita di mio figlio e soprattutto la sua quotidianità e indipendenza possano essere tutelate – ha aggiunto – Vorremmo costruire un ascensore interno. Ci sono difficoltà oggettive. Il problema principale è che mio figlio sta iniziando a rifiutarsi di uscire, si è stancato di fare tutti questi spostamenti. Ma la cosa che mi fa più male è vederlo chiuso nella sua stanza, di fronte a un computer, che sta diventando la sua realtà. La sua è una malattia rara e degenerativa, non sappiamo ancora per quanto tempo potrà fare qualcosa o potrà essere con noi per godere di quello che adesso possiamo offrigli. Vorremmo una mano per fare in modo che Gabriele possa avere quello che hanno tutti i ragazzi della sua età, soprattutto la libertà di poter uscire, socializzare e vivere”.

La raccolta fondi è attiva ormai da diverse settimane, ma l’obiettivo da raggiungere è ancora lontano nonostante più di 150 donazioni già effettuate.

“Mi affido a chi vorrà contribuire alla causa, affinché insieme a noi sia possibile ridare a Gabriele il sorriso e la voglia di socializzare attraverso questo progetto – ha concluso Letizia – Dove non arrivano le sue gambe, arrivi il cuore”.