LUOGO SACRO

La parrocchiale di Premenugo si rinnova, ma serve l’aiuto di tutti

Sono necessari 333mila euro per completare il restauro della San Tommaso di Premenugo. La comunità pastorale ha aperto una raccolta fondi

La parrocchiale di Premenugo si rinnova, ma serve l’aiuto di tutti

Uno sforzo collettivo per ridare vita al cuore della comunità. La chiesa parrocchiale di San Tommaso Apostolo di Premenugo, frazione di Settala, è da oltre cinque secoli luogo di culto e fulcro della frazione. Con le sue origini medievali e le forme settecentesche che ancora oggi conserva intatte, l’edificio è una testimonianza viva della storia, della cultura e dell’identità di Premenugo. Ma il tempo, l’usura e le infiltrazioni hanno lasciato il segno.

Avviata la raccolta fondi

Dal mese di maggio il Consiglio pastorale si è mobilitato per realizzare un intervento urgente di restauro, che partirà a gennaio 2026, per garantire sicurezza, fruibilità e conservazione della chiesa per le future generazioni. Per questo motivo c’è tempo sino al 9 dicembre per poter fare la propria parte. Tramite la piattaforma Idea Ginger è stata avviata una raccolta fondi.

Vorremmo ripristinare la chiesa in modo definitivo. Ci siamo chiesti se valesse la pena ristrutturarla, dal momento che c’è il rischio concreto che rimanga vuota, perché sempre meno persone credono. Ma oggi Premenugo è viva e vivace, è nata intorno a questa Chiesa e grazie a questa esiste. Solo insieme e con una mentalità assistenziale possiamo proseguire. Vogliamo rendere l’edificio più bello e sicuro, valorizzandolo.

ha spiegato il parroco, don Maurizio Memini. L’obiettivo da raggiungere è quello di 10mila euro, per poter restaurare la cappella della Madonna. Ma se questa soglia non dovesse essere superata, tutte le donazioni saranno restituite ai sostenitori. Ma questo sarebbe solo il primo step. Se dovessero essere raggiunti 20mila euro totali, il restauro riguarderebbe la cappella del Battistero e infine con 30mila la cappella del Deposto.

I costi del restauro

Per poter realizzare l’intervento complessivo sono necessari 333.560 euro, Iva compresa. I lavori si suddividono in 100mila euro per le opere necessarie, quindi la sistemazione delle mura e il consolidamento archi, il restauro interno del campanile, del tetto e il posizionamento linea vita, oltre alla sostituzione dell’impianto di riscaldamento, quello elettrico e microfonico. Gli altri 200mila euro invece sono destinati al restauro decorativo dell’abside e del fronte dell’arco, della navata centrale e delle tre cappelle.

L’intenzione della parrocchia è quella di partecipare al bando di Fondazione Cariplo per i progetti sostenibili, che potrebbe coprire sino a 150mila euro. Il restante importo sarà invece coperto dalle donazioni dei privati e dalla possibilità di detrazione fiscale anche da parte delle aziende, oltre al sostegno dell’Amministrazione. Infine, ci sarà anche un contributo dell’Arcidiocesi di Milano, che contribuirà alla causa con una somma pari a quella che la comunità riuscirà a raccogliere.

Gli interventi da attuare

Nonostante un primo restauro esterno nel 2009, la parte interna della chiesa presenta oggi criticità serie e urgenti. Ci sono problemi strutturali gravi: importanti fessure si sono aperte lungo gli archi e sulle volte. Esperti in costruzioni antiche avevano già segnalato nel 2021 la necessità di intervenire al più presto. Poi c’è il problema del degrado degli affreschi e degli intonaci. Le infiltrazioni e l’umidità, sia per risalita capillare sia per condensa, hanno danneggiato le decorazioni settecentesche, con pitture mancanti, macchie e aloni che offuscano la bellezza originale. Da ultimo, gli impianti non sono adeguati.

Il progetto non è solo un restauro, ma un investimento nel futuro della comunità, che include anche la predisposizione di un piano di manutenzione programmata per garantire la cura continua dell’edificio.