Tragedia animale

La cicogna aspetta ancora il compagno morto folgorato

L’uccello, spinto dalla siccità, si era allontanato dal nido, ma durante la caccia è finito contro i tralicci dell’alta tensione

La cicogna aspetta ancora il compagno morto folgorato
Pubblicato:
Aggiornato:

Le cicogne di Truccazzano hanno scritto un  triste capitolo della loro storia. La scorsa settimana l’esemplare maschio di una coppia che aveva nidificato in paese è volato contro alcuni tralicci dell’alta tensione morendo fulminato.

La storia delle due cicogne di Truccazzano

I due animali erano migrati a Truccazzano per la prima volta due anni fa, proprio durante la pandemia, regalando momenti di sollievo alla cittadinanza. E non solo perché nella tradizione contadina la presenza di questi uccelli è di buon augurio. I due animali avevano incuriosito tantissimi cittadini volando sulla piazza del paese, o appollaiandosi sul tetto della chiesa. Tra gli appassionati, c’è anche Domenico Barboni, fotografo rodanese trasferitosi a Truccazzano e grande appassionato di natura.

Hanno fatto il nido sulla vetta di un pino alto 27 metri, all’interno di un cortile nei pressi di via Rivoltana - ha detto - Avevano iniziato anche gli accoppiamenti, ma la femmina non aveva ancora deposto le uova.

Separati dalla siccità

Un giorno, il maschio ha lasciato il nido per andare in cerca di cibo. Un fatto che non dovrebbe sorprendere, come Barboni ha spiegato:

Può capitare che la cicogna si allontani per qualche tempo. Ma ormai era passata quasi una settimana e per questi uccelli è un fatto insolito.

Il fotografo ha spiegato che questa specie, è “monogama”: quando una cicogna sceglie un compagno, la coppia rimane insieme fino alla fine.
La cicogna si nutre di carne e piccoli pesci, ma la siccità degli ultimi mesi aveva prosciugato diversi torrenti. Così, l’uccello si è spinto più lontano, arrivando in una zona di Truccazzano che non conosceva.

Si era appostato nei pressi di una macelleria della zona - ha continuato Barboni - Parlando con chi lavora lì ho scoperto che era morto folgorato dai cavi elettrici dei tralicci che passano in quell’area.

Intanto, sulla vetta del pino, la cicogna rimasta continua a preparare il nido, come se stesse ancora aspettando il ritorno del compagno.

L’anno scorso un altro dramma

Anche l’anno scorso questi animali erano stati protagonisti di un piccolo dramma. Dalla stagione degli accoppiamenti erano nati quattro pulli. I genitori però non riuscivano a sfamarli tutti quanti, così l’ultimo nato è stato spinto. Per gli animali questo comportamento è normale, ma gli abitanti del paese non si diedero per vinti e cercarono invano di salvare il pullo. In quell’occasione, Barboni si disse stupito dalla grande sensibilità dei concittadini. Anche questa vicenda è stata oggetto di grande interesse. Ora in molti si chiedono se la femmina di cicogna si troverà un altro compagno e se abbandonerà la conifera su cui aveva nidificato per non farvi più ritorno.

DSC_0078
Foto 1 di 3

Foto di Domenico Barboni

DSC_0052
Foto 2 di 3

Foto di Domenico Barboni

DSC_0045
Foto 3 di 3

Foto di Domenico Barboni

Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta dell'Adda in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 9 aprile 2022.

Seguici sui nostri canali