Irregolarità nella chiusura per Ramadan a Pioltello, parla il preside: "Riconvocheremo il Consiglio"
Il dirigente dell'Iqbal Masih Alessandro Fanfoni ha anche chiarito la questione dei risultati Invalsi, confermando il buon lavoro svolto dalla scuola
Fa un passo indietro, ma solo per prendere la rincorsa il dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo Iqbal Masih di Pioltello Alessandro Fanfoni. Dopo la comunicazione dell'Ufficio scolastico regionale di irregolarità nella delibera che stabiliva i giorni di chiusura per l'anno scolastico 2023-24, il dirigente ha comunicato la scelta della scuola: disapplicare la delibera e riconvocare il Consiglio d'istituto.
Un nuovo Consiglio d'istituto
Dopo la lettera aperta inviata dai docenti dell'Iqbal Masih nella giornata di ieri, mercoledì 20 marzo 2024, è tornato a parlare il dirigente Fanfoni.
Ringrazio l’Ufficio scolastico per il celere riscontro in merito alla necessità di disapplicare la delibera del Consiglio di Istituto relativa al calendario scolastico 2023/2024. Sarà pertanto doveroso coinvolgere nuovamente gli organi collegiali nel processo decisionale che porterà alla nuova delibera.
Queste le parole che il preside ha affidato a un comunicato stampa in cui ha nuovamente ribadito un punto focale per la scuola: allentare la tensione mediatica sulla scuola per garantire serenità agli alunni e al personale.
La questione invalsi
Oltre alla ormai famosa delibera che sanciva la chiusura per la festa di fine Ramadan, la scuola di Pioltello è finita al centro delle polemiche dopo che il ministro all'Istruzione Giuseppe Valditara ha commentato i risultati degli Invalsi dell'Iqbal Masih, paragonandoli a quelli delle altre scuole lombarde e definendoli sotto media.
Mi viene chiesto di chiarire come mai in precedenti commenti sulla qualità didattica nell’I.C. Iqbal Masih io abbia parlato di ottimi risultati Invalsi quando potrebbe non sembrare esattamente così.
ha aggiunto il dirigente
Credo sia importante dire, in particolare a chi non si occupa di Scuola, che Invalsi per elaborare statistiche e comparazioni bilanciate, utilizza il cosiddetto indicatore ESCS (Economic, Social and Cultural Status) al fine di definire lo status sociale, economico e culturale delle famiglie degli studenti che partecipano alle Prove Invalsi.
Il contesto di appartenenza dei ragazzi, a parere dell’Istituto di ricerca, gioca un ruolo molto importante sui livelli di apprendimento. Come sottolinea Invalsi è risaputo che quanti vivono in condizioni di maggiore vantaggio economico, ma anche sociale e culturale, hanno migliori possibilità di conseguire risultati più soddisfacenti durante il loro percorso formativo. Il cosiddetto background ha quindi un notevole valore predittivo sui risultati conseguiti dagli alunni. L’ESCS delle classi dell’I.C. Iqbal Masih di Pioltello, come si evince anche dai dati pubblici visibili su Scuola in Chiaro - nella sezione RAV - Indicatori - Esiti - è ritenuto da Invalsi: basso, l’ESCS della regione Lombardia è invece mediamente di gran lunga superiore rispetto a quello del nostro Istituto.
Invalsi, tuttavia, per garantire una valutazione equa e significativa delle Prove Nazionali, restituisce i risultati comparandoli con le scuole di contesti socio-economici e culturali simili. I risultati dei nostri alunni, al termine delle classi terze della secondaria di I grado, comparati a quelli di scuole con pari indice ESCS sono inferiori di 0,1 punti nelle prove di Italiano, superiori di 23,3 punti nelle prove di Matematica, superiori di 27,6 punti nelle prove di Inglese Listening e superiori di 23,2 punti nelle prove di Inglese Reading.
Tali risultati, raggiunti dai nostri alunni con il prezioso lavoro svolto dai docenti, tengono conto anche delle prove Invalsi di tutti gli alunni Nai che popolano le nostre classi, ovvero ragazzi neo arrivati in Italia da meno di 2 anni, ancora nella fase di alfabetizzazione. Tali alunni, infatti, devono svolgere prove standard nazionali di Italiano, Matematica e Inglese identiche agli alunni che hanno svolto un percorso di otto gradi di istruzione in Italia, dalla scuola primaria alla secondaria di I grado, pur avendo un Piano di Studi Personalizzato nel rispetto delle Linee Guida ministeriali per l’accoglienza degli alunni stranieri.