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Gli ispettori del ministero dell'Istruzione bocciano la delibera sulla chiusura per Ramadan

L'ufficio regionale ha invitato il preside dell'Iqbal Masih a revocare la decisione, ma non è detta l'ultima parola

Gli ispettori del ministero dell'Istruzione bocciano la delibera sulla chiusura per Ramadan
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Al Capone non fu arrestato per mafia, ma per evasione fiscale. Così un "cavillo" burocratico rischia di compromettere il lavoro fatto dal Consiglio d'istituto dell'Iqbal Masih di Pioltello. Gli ispettori inviati dal Ministero dell'Istruzione hanno rilevato delle irregolarità nella delibera di Consiglio che stabiliva il calendario scolastico, invitando il dirigente a rivedere la decisione assunta.

Irregolarità nella delibera di Consiglio

Era maggio del 2023 quando il Consiglio d'istituto dell'Iqbal Masih approvava all'unanimità il calendario scolastico dell'anno 2023-2024. Documento che al suo interno comprendeva anche la chiusura in occasione della festività del Ramadan. Un documento che è andato bene per 10 mesi, sino a quando non è scoppiata la polemica politica sulla decisione dell'istituto e il Ministro dell'Istruzione Valditara ha chiesto un'ispezione mirata all'interno della scuola.

E gli ispettori hanno fatto il loro lavoro, trovando il "cavillo", le irregolarità burocratiche  che potrebbero spingere verso un cambiamento della linea adottata a maggio dal Consiglio d'istituto.

Non è detta l'ultima parola

L'invito dell'Ufficio scolastico regionale lombardo al preside Alessandro Fanfoni è di valutare la disapplicazione della decisione in autotutela. Ma questo non comporta per forza un dietrofront totale. La scuola, infatti, ha la possibilità di revocare la delibera contestata e riconvocare entro cinque giorni il Consiglio d'istituto per procedere con una nuova votazione di un documento conforme alle osservazioni presentate.

Con una pressione importante addosso. Quella dell'opinione pubblica, certo, ma soprattutto quella di un ministero pronto a "ingerire" nelle scelte della scuola per mere questioni politiche.

L'interrogazione in parlamento

Intanto la questione è già oggetto di discussione a Roma, visto che la senatrice del Pd e cittadina pioltellese Simona Malpezzi ha presentato un'interpellanza urgente chiedendo al ministro Valditara di conferire alle camere per spiegare quali siano i motivi che invalidano la decisione della scuola.

 

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