Il centro sportivo di via Buonarroti intitolato al sindaco Ermanno Zacchetti
Grande commozione in Consiglio comunale nella memoria del primo cittadino prematuramente scomparso
Si chiamerà centro sportivo Ermanno Zacchetti. Sono stati tutti d'accordo ieri sera, martedì 9 ottobre 2024, al Consiglio comunale di Cernusco sul Naviglio sul fatto che non ci fosse un'intitolazione migliore per uno dei centri più belli e ricchi d'impianti della regione e che questo fosse il modo più naturale per ricordare il primo cittadino scomparso il 4 luglio a 52 anni a causa di un tumore.
Il centro sportivo
Sala consiliare con il pubblico delle grandi occasioni ieri sera. Il parlamentino si è riunito con un solo punto all'ordine del giorno, l'intitolazione a Zacchetti del centro sportivo.
Un luogo dove Ermanno, come tutto lo hanno chiamato affettuosamente durante la seduta, ha lasciato il cuore. Sotto la sua Amministrazione è stato rinnovato lo stadio Gaetano Scirea, sono stati realizzati i due campi da calcio in sintetico 1 e 3, è stata rifatta la pista di atletica ed è stata avviata la realizzazione del nuovo quartier generale del rugby.
Lui, uomo di sport, ha portato Cernusco a essere Città europea dello sport 2020 e Capitale europea dello sport inclusivo e del volontariato 2025.
E così il centro sportivo di via Buonarroti diventerà anche un luogo per ricordare alcune figure importanti: lo stadio è intitolato a Gaetano Scirea, nato a Cernusco e simbolo dei valori di lealtà dello sport, la pista di atletica porta il nome di Marco Rotta, sfortunato atleta della Pro Sesto scomparso prematuramente nel 2010 dopo una malattia, mentre accanto al campo 1 di calcio una targa ricorda Ciro Angrisano, indimenticato e appassionato assessore allo Sport.
Ora l'intitolazione a Zacchetti li abbraccerà tutti.
I ricordi
Dopo gli interventi in parte istituzionali, in parte con il cuore in mano del presidente Consiglio comunale Daniele Pozzi e della vicesindaca Paola Colombo, durante la serata i ricordi dei consiglieri si sono succeduti in un ottovolante di emozioni dolci e dolorose. Le lacrime sono scese copiose dagli occhi di tutti. Maura Cedri (Tutti per Cernusco), amica e medico personale, ha spezzato il fiato rammentando l'adolescenza e i drammatici momenti della malattia.
Così Giacomo Cavalletti (Cernusco Possibile):
Ermanno è stato spesso descritto come un sindaco debole, tanti negli anni lo hanno accusato di essere troppo buono, come se la bontà possa davvero rappresentare un problema
Quello che forse non abbiamo mai capito è come la bontà fosse davvero la cifra distintiva del suo impegno e la modalità di relazionarsi alle persone e alla politica
Enzo Scigliano (gruppo misto) ha ricordato l'amicizia nata in oratorio. L'amico Claudio Gargantini (gruppo misto) ha aggiunto:
Ti dicevo che saresti tornato più forte di prima, magari con la "s" alla Jovanotti. Poi come battuta ti dicevo che se non ce l'avessi fatta ti avremmo intitolato il centro sportivo di via Buonarroti. Ed eccoci qui
Hanno preso la parola in modo affettuoso anche Pietro Melzi, Carlo Assi e Filippo Coppola (Pd).
Le minoranze
Le minoranze hanno in coro sottolineato che anche se i punti di vista erano diversi il modo di porsi del sindaco superava ogni steccato.
Rita Zecchini (Sinistra per Cernusco - La città in Comune) commossa ha letto alcuni dei post pubblicati da Zacchetti durante la malattia, sottolineandone il coraggio, la grande umanità e il grandissimo senso delle istituzioni.
Daniele Cassamagnaghi (Forza Italia) ha ricordato che anche lui dopo il proprio mandato di sindaco era stato colpito da un tumore, da cui è poi guarito. Così con Zacchetti era nato un rapporto di contatti quotidiani.
Parole al miele sono arrivate anche da Giordano Marchetti e da Erica Spinelli (Vivere Cernusco), da Luca Cecchinato (Lega), Giuseppina Vaiarello (Fratelli d'Italia) e Lorenzo Gaviraghi (Cernusco al centro).
La moglie Anna
In prima fila tra il pubblico ad ascoltare erano seduti la moglie Anna Bonanomi e il figlio Matteo. La prima, invitata dal presidente Pozzi, ha preso la parola per ringraziare tutti e ha ricordato la figura semplice e umana del marito, la cui malattia è iniziata proprio dodici mesi fa. Ha ricordato anche con profonda gratitudine le diverse iniziative spontanee che in questi mesi sono state organizzate in memoria del marito.