Dedica

I parchi di Settala porteranno il nome di tre illustri religiosi

L'Amministrazione ha scelto di intitolare i giardini pubblici a don Cesare Carenzio, don Giovanni Brovelli e suor Eugenia Zampieri

I parchi di Settala porteranno il nome di tre illustri religiosi
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I tre parchi di Settala saranno dedicati ad altrettanti religiosi che con la loro fede e le loro opere hanno lasciato un segno indelebile nel paese e in tutta la comunità.

Intitolati i parchi di Settala

I giardinetti di via Trento, a Settala, verranno intitolati a don Giovanni Brovelli, mentre il parco di via Saragat, nella frazione di Caleppio, porterà il nome di don Cesare Carenzio. E' quanto deliberato dall'Amministrazione, che ha condiviso la scelta con don Maurizio Memini, il parroco di Settala.

Non solo, adesso sono in corso le pratiche necessarie per dedicare anche il parco di Premenugo a una religiosa la cui vita è stata un esempio di fede e altruismo: suor Eugenia Zampieri, che all'asilo paritario della frazione ha dato tutta se stessa. E' stata anche insegnante dell'ex sindaco Enrico Sozzi, che il giorno del funerale della monaca l'ha ricordata con affetto.

I parroci sono ancora nel cuore di tutti

La scelta di don Giovanni e don Cesare è stata quasi obbligata. Si tratta di due figure amate, che si sono spente anni fa, ma la cui eredità continua a vivere.

Don Cesare è stato una guida per la comunità settalese sin dal 1971, quando era arrivato a Caleppio. E’ stato lui a costruire la chiesa di San Giovanni Bosco. Don Brovelli, invece, era arrivato nel 1975, e durante tutti i suoi mandati, ma anche in seguito, si è sempre battuto per la tutela dei più fragili e degli emarginati. La sua «creazione» migliore è senza dubbio la Pantonoikia, dal greco la «casa di tutti». Un’associazione nata col benestare del cardinale Carlo Maria Martini per sostenere donne e vittime di violenza, schiave del mercato della prostituzione, tossicodipendenti, immigrati senza un tetto.

"Un segnale forte"

Queste le parole con cui l'assessora Sarah Miragoli ha motivato la decisione.

In un periodo in cui spesso si rischia di veder prevalere solo gli individualismi come Amministrazione abbiamo scelto di lanciare un segnale forte in merito all'importanza della condivisione e della solidarietà.

La scelta di don Giovanni e don Cesare ha lo scopo di ricordare due concittadini meritevoli e all'avanguardia nelle loro scelte educative e comunitarie, ma anche di spingere all'imitazione di persone capaci di ottenere grandi successi in quanto mossi da una profonda missione interiore: amare e accogliere il prossimo.

Il Comune ha previsto anche una cerimonia di intitolazione ufficiale, anche se bisogna aspettare l'ok della Prefettura.

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