Taglio del nastro

I locali confiscati alla Mafia e restituiti alla legalità dalle associazioni intitolati al piccolo Di Matteo

Sabato 31 maggio si terrà l'inaugurazione dei locali di piazza Garibaldi in uso alle associazioni da inizio febbraio

I locali confiscati alla Mafia e restituiti alla legalità dalle associazioni intitolati al piccolo Di Matteo
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Non è una scelta casuale intitolare al piccolo Giuseppe Di Matteo i locali confiscati alla mafia in piazza Garibaldi e restituiti alla legalità grazie all'impegno di due associazioni, l'Onlus Aleimar e I Garibaldini. Sabato 31 maggio si terrà la cerimonia ufficiale che sancirà il nuovo nome di un angolo del quartiere di Pioltello che punta a diventare volano per una rigenerazione di tutto il comparto.

La nuova sede di Aleimar e Garibaldini

Sono già passati tre mesi da quando le associazioni hanno cominciato a far vivere gli spazi che si trovano proprio all'ingresso di piazza Garibaldi, là dove un tempo si trovava il Centro di cultura popolare. Dopo anni di chiusura e abbandono, l'Amministrazione ha trovato le risorse per riqualificare gli ambienti e, soprattutto, Aleimar e Garibaldini si sono resi disponibili per "riempirli". non solo fisicamente, diventando un presidio all'interno del quartiere, ma anche di contenuti con proposte rivolte ai più piccoli, ai loro genitori e, più in generale, a tutta la piazza.

L'intitolazione dei locali

Avviate le attività è arrivato il momento del taglio del nastro alla presenza dell'Amministrazione comunale che ha deliberato di intitolare gli spazi alla memoria del piccolo Giuseppe Di Matteo, vittima innocente della mafia. Era l'11 gennaio 1996 quando il bimbo, allora 15enne fu strangolato e disciolto nell'acido, dopo 25 mesi di prigionia. Il suo sequestro era stato architettato  da esponenti di primo piano di Cosa Nostra  per "punire" il padre, Santino Di Matteo, per essere diventato collaboratore di giustizia.

Il piccolo fu rapito nel pomeriggio del 23 novembre 1993, in un maneggio, tratto in inganno da un gruppo di mafiosi travestiti da poliziotti della Dia.

 

 

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