FARE MEMORIA

Giardino del respiro, inaugurato lo spazio per le vittime del Covid-19

Il Giardino del respiro è stato inaugurato ieri, domenica 20 febbraio, all'interno del parco Alhambra di Segrate

Giardino del respiro, inaugurato lo spazio per le vittime del Covid-19
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Il Giardino del respiro vuole essere un'area dove fare memoria per tutte le vittime della pandemia, ma non solo. Lo spazio, di circa 30 metri quadrati, è stato realizzato con piante ed essenze scelte per avere una fioritura costante, da marzo fino a ottobre, un modo per regalare serenità e sollievo dopo due anni particolarmente duri per la comunità.

Giardino del respiro, creato da due associazioni

Il 20 febbraio 2020 l'Italia dava l'annuncio del primo caso ufficiale di Covid-19, segnando l'inizio di un lungo periodo doloroso. Ieri, a distanza di due anni, Segrate ha inaugurato ufficialmente il suo Giardino del respiro. Situato all'interno del parco Alhambra, lo spazio è un tributo a quanti sono stati contagiati e hanno sofferto a causa della pandemia.

L'opera è il risultato del lavoro di due associazioni, Vivi i tuoi spazi e i Ragazzi di Robin, che hanno unito le forze raccogliendo i fondi necessari alla sua realizzazione: circa 4 mila euro.

Da medico il Covid-19 mi ha visto coinvolto in prima linea. Così mi è venuta l'idea di creare questo spazio in cui respirare. Il virus toglie il respiro e l'ossigeno attaccando i nostri polmoni, questo giardino invece restituisce li all'ambiente e alla comunità.

Ha spiegato Alfredo Pece, alla guida dell'associazione Vivi i tuoi spazi, impegnata nella pulizia delle aree verdi di Milano 2. Lui e il suo gruppo hanno organizzato una raccolta fondi a sostegno dell'iniziativa, ma non sono stati i soli.
Infatti hanno lavorato insieme a "i Ragazzi di Robin", che a sua volta ha realizzato diverse campagne per raccogliere i fondi necessari alla creazione del Giardino del Respiro.

Spiegare la pandemia ai nostri ragazzi non è stato semplice. Un po' per motivarli, un po' per far loro comprendere cosa stava accadendo nel mondo, abbiamo deciso di realizzare una raccolta fondi per la creazione del giardino. Tutto è partito da Gofundme per poi arricchirsi di tante altre iniziative

Ha raccontato Melania Bergamaschi, presidente dell'associazione i Ragazzi di Robin.

Il Sindaco Micheli «In risposta alle tensioni noi piantiamo alberi»

L'inaugurazione ha visto la partecipazione del sindaco Paolo Micheli.

Sono tre le ragioni per cui oggi siamo qui. Il primo motivo è per fare memoria, per preservare il ricordo di quello che è successo e che non è ancora terminato. La seconda ragione è perché il Covid-19 non ha colpito soltanto la salute e le tasche della cittadinanza, che ne sta uscendo più povera. La pandemia però ha ferito anche le nostre coscienze e il nostro senso di comunità. Attorno a noi ci sono tantissime persone che stanno soffrendo.

Il sindaco ha continuato appellandosi a quei membri della comunità che sono più forti o che hanno autorità, affinché facciano la propria parte a sostegno di chi invece è più vulnerabile e in difficoltà.

Gli alberi sono futuro, sono salute e fanno del bene. Oggi la comunità di Segrate risponde alle tensioni e a chi mette in dubbio il futuro dicendo "noi piantiamo alberi, noi piantiamo il futuro".

Ha detto il primo cittadino.

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