La nostra storia

Ecco come era una residente di Brembate del quinto secolo avanti Cristo

Riaperto il Museo archeologico di Bergamo dove una sezione espone i reperti trovati in paese. E c'è anche una ricostruzione di una abitante

Ecco come era una residente di Brembate del quinto secolo avanti Cristo
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Tre intere vetrine sono state dedicate ai ritrovamenti scoperti a Brembate e risalenti al periodo protostorico, che per l'area bergamasca va dal sesto a quarto secolo avanti Cristo. Ed è stata anche ricostruita la figura di una abitante del posto di quel remoto periodo.

Museo Archeologico

Nell’anno della Capitale della Cultura, il Comune di Bergamo ha restituito alla città piazza Cittadella - finalmente senza auto in sosta - e il Civico Museo Archeologico, completamente sistemato e riallestito.

È stato realizzato un accurato lavoro di allestimento dell’esposizione del Museo, lavoro certosino guidato da Stefania Casini, che da molti anni è anima del Civico Museo, e sviluppato dallo studio Progetto Media.

Altre sale sono dedicate alla scoperta della nascita della città sul colle, con la sezione sulla necropoli. Una zona dedicata ai culti, agli edifici da spettacolo, alle terme, al foro romano. Sono stati posizionati degli schermi con dei video ed è stato collocato anche il grande tavolo interattivo che era stato realizzato in occasione della mostra Bergomum di Palazzo della Ragione.

Dal giugno 1885 la città di Bergamo possiede infatti una mummia con il suo sarcofago, dono di Giovanni Venanzi, originario di Bergamo e console d’Italia ad Alessandria d’Egitto.

Il Civico Museo Archeologico di Bergamo, che ha riaperto i battenti nelle scorse settimane, i reperti ritrovati in paese e risalenti al IV, V e VI secolo a.C.

Reperti protostorici di Brembate

Ma Brembate è protagonista non solo per la ricostruzione della donna, ma anche per una sezione interamente dedicata ai reperti rinvenuti in paese. Così l'archivista Sergio Del Bello:

La parte dell’esposizione dedicata a Brembate è più grande di quanto ci aspettassimo.

Sono infatti tre le vetrine dedicate ai ritrovamenti brembatesi che si possono ammirare nel settore del museo dedicato alla preistoria e alla protostoria con oggetti risalenti al IV, V e VI secolo avanti Cristo.

E’ il secondo paese più rappresentato nel museo e per Brembate è una grande soddisfazione, anche perché la maggior parte dell’esposizione non è dedicata a quel periodo ma a quello dell’epoca romana.

Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta dell'Adda in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 1 luglio 2023.

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