Dopo i blocchi alla logistica si riapre la trattativa: "Ma basta ricatti"
Lgd e Brivio & Viganò accettano l'invito del Si Cobas a risedersi al tavolo. Ma i mesi di lotta indiscriminata del sindacato continuano a pesare.
Dopo i blocchi alla logistica si riapre la trattativa: "Ma basta ricatti". Lgd e Brivio & Viganò accettano l'invito del Si Cobas a risedersi al tavolo. Ma i mesi di lotta indiscriminata del sindacato continuano a pesare.
Logistica, si riapre il tavolo delle trattative
Il Gruppo Brivio & Viganò e il suo fornitore di servizi logistici Lgd hanno indetto oggi, venerdì 28 gennaio 2022, una conferenza stampa nella sede di Pozzuolo Martesana, per chiarire le proprie posizioni in merito alla vertenza tra il sindacato di Si Cobas e la stessa Lgd. Anche alla luce dell'ultimo blocco in ordine di tempo organizzato davanti ai magazzini di Vimodrone. Una vertenza che ha preso avvio il 19 agosto, giorno dal quale "abbiamo dovuto affrontare una serie di violenze e blocchi illegittimi da parte di alcuni lavoratori iscritti al sindacato Si Cobas", hanno spiegato.
Come prima cosa sono state smentite "tutte le infamanti accuse che riguardano irregolarità contributive, turni di lavoro definiti massacranti e soprattutto ribadisce il rapporto di causa/effetto fra i blocchi illegittimi e i licenziamenti - ha sottolineato Daniele Romano, che in Lgd si occupa delle Relazioni industriali - I quarantacinque lavoratori tanto citati da Si Cobas sono stati licenziati a ottobre, dopo una serie di blocchi e soprattutto dopo le violenze occorse presso la piattaforma di Pozzuolo Martesana. Il diritto di sciopero è un diritto sacrosanto. Sebbene Si Cobas sostenga che questi blocchi siano accettati dal mondo della logistica come metodo di protesta, per noi sono inaccettabili".
La cifra avanzata dal Si Cobas per chiudere la vertenza
"Il sindacato Si Cobas ci ha chiesto complessivi 3,5 milioni di euro per chiudere la faccenda per transazioni con i 45 licenziati. Come risposta al nostro rifiuto è arrivata la minaccia di continuare a oltranza i blocchi alle piattaforme. Questa non è trattativa, è un ricatto". La preoccupazione della cooperativa Lgd è di far comprendere ai lavoratori licenziati "la gravità delle azioni che stanno portando avanti e che questi atti di violenza privata e i blocchi illegali stanno ostacolando la conclusione della vicenda".
"Il sindacato sta minimizzando con i lavoratori la gravità delle violenze e dei reati commessi, ma le autorità hanno già aperto diversi fascicoli in capo ai manifestanti e l’ammontare dei danni aumenta dopo ogni blocco", ha aggiunto Romano.
"I principi di legalità vanno rispettati"
Simona Ubbiali, direttore del Personale del Gruppo Brivio & Viganò, ha rimarcato "il sostegno incondizionato dell’azienda al proprio fornitore, con il quale condivide da sempre i principi di legalità e rispetto delle regole".
"Brivio & Viganò ha scelto Lgd come partner perché condividono gli stessi valori e la stessa visione del sistema logistico. Per entrambe le società è inconcepibile che lavoratori appartenenti a Lgd, a Brivio & Viganò, ma anche a soggetti esterni (come altre aziende di trasporto) siano sequestrati per decine di ore all’interno delle piattaforme e gli venga impedito di portare a termine il proprio lavoro".
Il riferimento è agli autisti provenienti da tutta Italia che vengono coinvolti loro malgrado nei blocchi di mezzi, merci e persone alle piattaforme di Truccazzano e Vimodrone: "Per ore i mezzi sono tenuti in ostaggio fuori dai cancelli dai partecipanti alle proteste e gli autisti subiscono impotenti la situazione. A ciò si aggiunge lo spreco delle merci alimentari trasportate, che "dopo decine di ore ferme sui camion, siamo costretti a buttare in modo insensato. Per tutti questi motivi Brivio & Viganò si schiera al fianco di Lgd in questa lotta per le regole e la legalità", ha concluso Ubbiali.
La richiesta avanzata dal Si Cobas
In occasione del blocco del 24 gennaio a Vimodrone e tramite le Forze dell’ordine intervenute massicciamente in tenuta antisommossa, il sindacato Si Cobas ha chiesto proprio a Ubbiali un incontro con Brivio & Viganò e con il suo fornitore Lgd, soggetto della vertenza.
"Lunedì ci siederemo al tavolo delle trattative chiesto da Si Cobas, ma non ci faremo ricattare - ha concluso Romano - Lgd tutela il diritto di sciopero, ma quando Si Cobas chiede 3,5 milioni di euro (transando per i 45 licenziati) per non bloccare i magazzini non è più sciopero, ma un ricatto. Se tenesse davvero ai padri di famiglia che sono stati licenziati, dovrebbe spiegare loro che ciò che stanno facendo è illegale e sta danneggiando la trattativa. Ringrazio tutti gli altri lavoratori di Lgd che in questi mesi ci hanno dato una mano. Lgd è con loro e proseguirà il cammino al loro fianco".