L’assessore regionale alle Infrastrutture e Opere pubbliche Claudia Maria Terzi è intervenuta sul tema dei fondi per il prolungamento delle metropolitane milanesi, che hanno surriscaldato parecchio il clima politico in Martesana. E dalle sue parole emerge una doccia fredda per le aspettative di Segrate (in primis) e di Pioltello in merito alla M4.
Doccia fredda regionale sul prolungamento della M4
“Mi allineo alla sorpresa manifestata dal presidente Attilio Fontana per le parole del sindaco di Segrate – ha detto Terzi- La questione, come ben sanno tutti gli enti locali coinvolti, Milano in testa, è stata discussa durante diversi incontri, anche in uno specifico con il sindaco Paolo Micheli, nel corso dei quali è stato più volte chiarito che lo stato di avanzamento del progetto M5, prolungamento verso Monza, è l’unico, allo stato attuale, a essere per cui il finanziamento integrale è necessario e non più rinviabile per potere avviare la fase di gara in tempi rapidi”.
Ergo: i 420 milioni di euro “scippati” alla M4 (per prolungarla da Linate alla stazione di Segrate) rimarrebbero destinati alla M5, destinata a collegare Milano Bignami, attuale capolinea, al capoluogo brianzolo, passando anche per Sesto San Giovanni.
“Entrambi i progetti sono importanti, ma…”
“Il prolungamento della M4 verso Segrate manca non solo della completa copertura finanziaria, ma sconta anche alcuni ritardi, oltre a presentare una certa complessità rispetto agli altri importanti progetti che costituiranno la Porta Est di Milano (nella foto) – ha aggiunto Terzi – Regione Lombardia reputa entrambe le opere prioritarie e strategiche, ma comprende la difficoltà nel reperire contestualmente le risorse per tutti i numerosi progetti aperti sul territorio lombardo e milanese nello specifico. Saranno i territori e i sindaci a dover decidere come procedere anche in ragione del doppio ruolo del Comune di Milano: proponente di entrambi i progetti e territorio direttamente interessato dalle infrastrutture. Senza dimenticare che il sindaco Giuseppe Sala è anche sindaco della Città metropolitana. Regione Lombardia accoglierà quanto decideranno gli enti locali”.
Intanto la Lega segratese rompe il silenzio
Intanto a intervenire nel dibattito è stata anche la Lega segratese, accusata nei giorni scorsi da Micheli di essere rimasta “in silenzio”. E i leghisti lo hanno fatto con una sorta di lettera aperta inviata proprio al primo cittadino.
“Caro sindaco Micheli, prima di parlare a sproposito, come ha fatto lei e rispondere alle sue accuse, abbiamo voluto vederci chiaro e siamo arrivati alla solita conclusione: lei fa campagna elettorale sulla pelle dei cittadini. Quando Atm tagliava linee di autobus e riduceva i servizi di trasporto che ogni giorno usano i segratesi, non abbiamo visto la stessa energia, né ricorsi, né proclami a difesa dei cittadini. In quell’occasione è calato il silenzio. Forse perché l’avversario sarebbe stato proprio il suo amatissimo sindaco Sala? Oggi, invece, in piena campagna elettorale, si alzano i toni e si parla di ‘vie legali’ e di ‘scontro con il ministero’. A prova di questo, anche il recente attacco al centrodestra segratese che non ha alcuna colpa se l’attuale amministrazione è incapace di portare a termine qualunque progetto promesso. E’ sicuro che tutti i cittadini siano dalla sua parte? Chi sosterrebbe le spese legali? E chi non sarebbe d’accordo si dovrebbe prendere lo stesso l’onere della spesa? Se crede di essere nel giusto proceda”.
E ancora:
“Mostri una buona volta di avere una spina dorsale e non faccia il leone da tastiera! Forse non procede perché, come ha dichiarato il presidente Fontana, lei ha responsabilità, lei ha fatto un passo indietro! Noi non minacciamo nessuno, né vogliamo trasformare un’infrastruttura fondamentale in un campo di battaglia ideologica. La M4 a Segrate è importante e lo riconosciamo. Ma la strada da seguire è un’altra: dialogo costruttivo, in primis con il sindaco di Città metropolitana, Regione Lombardia ed eventualmente con il ministero per garantire i fondi già previsti, e allo stesso tempo trovare risorse aggiuntive senza mettere città contro città. Prima di portare avanti ‘un’azione legale’ a spese di tutti i cittadini segratesi, le facciamo alcune semplici osservazioni che farebbe qualsiasi persona:
• Il progetto M4 era nato per collegare il centro commerciale e l’eventuale stazione di porta: il centro commerciale a che punto è? Si farà ancora o state pensando di cambiare destinazione d’uso a residenziale?
• Sono stati pensati collegamenti dai vari quartieri alla fermata? (Un esempio, adesso per andare alla stazione ferroviaria da alcuni quartieri bisogna prendere la macchina).
• È stato previsto un piano parcheggi di corrispondenza?
• E’ stata prevista una viabilità dedicata al raggiungimento della fermata o sta pensando di aprire la viabilità speciale su Segrate con conseguente aumento del traffico, inquinamento sia acustico che di polveri sottili? (Come già questa Amministrazione ci stava provando alla rotonda dell’ MD, ma prontamente bloccata dalle nostre proteste).I segratesi non hanno bisogno di bandiere politiche o post sensazionalistici da campagna elettorale ma risposte a problemi attuali. Segrate merita serietà politica, concretezza e sviluppo, non polemiche inutili”.