Dalla Martesana al palco del Rockin' 1000
Francesco Palazzo, in arte Checco Music Art, chitarrista, autore e produttore musicale è salito sul palco del concerto che si è tenuto a Cesena

Di Lisa Pendezza
Quasi 18mila persone sugli spalti e mille musicisti che suonano insieme, contemporaneamente. È successo per due sere consecutive all’Orogel Stadium Dino Manuzzi di Cesena in occasione dei dieci anni di Rockin’1000, l’iconico progetto nato da un’idea di Fabio Zaffagni per convincere i Foo Fighters a suonare nella sua città. E tra i musicisti saliti su quel palco c'era anche un pizzico di Martesana.
Dalla Martesana al Rockin'1000




Da quel sogno, che all’epoca sembrava impossibile, è nato qualcosa che è più di un semplice concerto: una comunità, un abbraccio che riunisce tutto il mondo della musica, di chi la suona e di chi la ama. Tra quei mille musicisti il 27 luglio c’era anche Francesco Palazzo, in arte Checco Music Art, chitarrista, autore e produttore musicale che oggi vive a Settala ma è cresciuto a Cassina de’ Pecchi, città che a inizio Duemila è stata la culla dei Modà.
Negli anni Novanta, quando vivevo a Cassina, il “Checco” della musica ero io
ha scherzato Francesco riferendosi a Kekko Silvestre, frontman dei Modà. Dai suoi esordi sono passati tanti anni, ma non è cambiata la passione con cui Francesco compone e suona i suoi brani. La stessa che l’ha portato a Cesena.
Una comunità di amanti del rock
Rockin’1000 è una vera e propria comunità di cui entri a fare parte se vuoi partecipare a questo grande evento - ha spiegato - Devi registrarti alla loro applicazione e dimostrare di saper suonare a un certo livello, devi essere un professionista. Gli organizzatori esigono da tutti i musicisti una certa preparazione perché l’evento deve essere all’altezza delle aspettative di chi viene a vederlo. Ho studiato per più di un mese prima del concerto, per imparare alla perfezione tutti i brani che avremmo suonato. Ma allo stesso tempo devi essere elastico e pronto al cambiamento. Per esempio, a due ore dal concerto abbiamo deciso di inserire in scaletta un tributo di Ozzy Osbourne.
L’emozione non è mancata.
Durante la mia carriera ho fatto tante esperienze e suonato tante volte dal vivo, ma un po’ di ansia da prestazione c’è sempre - ha ammesso - Nel momento in cui ho inserito il jack della chitarra, però, tutta la paura è passata ed è rimasta solo la voglia di divertirmi insieme al pubblico.
L'articolo completo lo trovate sulla Gazzetta della Martesana in edicola a partire da oggi, sabato 9 agosto, o in versione sfogliabile per Pc, smartphone e tablet: la copia costa meno di un caffè!