GIOVANE TALENTO

Da Settala a Sanremo per ballare al Teatro Ariston

Francesco Lubrano nel corpo di ballo del Festival più famoso d'Italia

Da Settala a Sanremo per ballare al Teatro Ariston
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Francesco Lubrano: classe 2005, talento e tanto tanto amore per la danza. L'identikit del ballerino di Settala che ha onorato il paese al Festival di Sanremo, dove si è esibito in apertura dell’ultima serata con la hit del dj Gabry Ponte.

Da Settala all'Ariston

E' partito con un grande sogno e tanto allenamento, forte di un'ottima tecnica che gli ha garantito l'accademia milanese Modulo Academy, di cui frequenta il secondo anno. E' arrivato sul palco più famoso d'Italia in occasione del Festival più celebre, e si può dire che non sia rimasto deluso.

Il palco è qualcosa di eccezionale. Mi sembrava surreale. E’ stata l’esperienza lavorativa più bella: avevo aspettative alte, Sanremo le ha superate. Il corpo di ballo veniva dalla mia accademia, eravamo molto affiatati e lo staff non ci ha fatto mancare nulla. I coreografi erano miei insegnanti, li stimo e sono grato di aver incontrato maestri che mi hanno fatto crescere senza oppressione. So di ballerini che hanno rinunciato al proprio sogno per i trattamenti disumani che ricevevano.

ha raccontato il ballerino.

La carriera di Francesco è iniziata prima di Sanremo. Ha iniziato con le prime esperienze lavorative grazie all’agenzia della Modulo e ha già preso parte a programmi del calibro di “Mission impossible” e “X Factor”, oltre che a un evento internazionale per Banca Fineco che è stato anche replicato. E pensare che tutto è iniziato a Settala, a nove anni, nella scuola Alma latina di Anna Bernerdo e Silvio Minzoni. Francesco ha scoperto presto l’amore per la danza. Dopo poche lezioni di nuoto lui e la famiglia hanno capito che la sua vocazione era la danza. Ha iniziato coi balli caraibici, per poi spaziare in più stili, a partire da hip hop e danza moderna. Ma per potenziamento e allenamento non disdegna nemmeno le lezioni di danza classica alla sbarra, che lo stanno aiutando a crescere.

Talento e spirito di sacrificio

Il 2023 è stato il suo anno di svolta. Dopo la maturità Francesco ha vinto varie borse di studio. In famiglia, però, non c’erano le possibilità economiche per l’estero, così ha deciso di fare domanda in accademia ed è stato selezionato da tre diverse realtà. E’ stata Chiara Moroni, sua ex insegnante modern, a spingerlo verso la Modulo. Così ogni mattina Francesco prende i mezzi e dalle 9 alle 17 si dedica alla sua grande passione. Che gli è costata anche tanti sacrifici.

Devo tantissimo ai miei genitori e alle mie sorelle, che sono per me un modello di riferimento. Quando ero piccolo ci siamo spostati da Napoli a Settala per esigenze di lavoro di mio padre e nonostante le difficoltà i miei hanno sempre supportato il mio percorso. Quando posso, cerco di lavorare come cameriere per dare una mano a casa. Sono profondamente grato alla mia famiglia.

ha raccontato.

Anche per quando non è stato tutto rose e fiori. Lubrano, infatti, ha subìto fino alle medie i pregiudizi che spesso purtroppo tormentano i ragazzi che scelgono di ballare. Ma il bullismo non l’ha fermato. Tutto quello che ha raggiunto l’ha guadagnato con fatica, e l’Ariston finalmente è stato un segno che la vita gli ha dato atto degli sforzi compiuti. Nei momenti no, oltre al calore della famiglia, la terapia è sempre stata solo una: danzare. L'origine dei commenti ignoranti era anche l'unica terapia per curare il dolore. E col tempo è diventato un vero e proprio linguaggio per esprimere se stesso.

Avanti… a passo di danza

C’è un altro sogno nel cassetto per Francesco, un obiettivo per molti giovani ballerini. Si tratta del talent show Mediaset in onda su Canale 5, «Amici», di Maria De Filippi. Un’ottima opportunità per chi, come lui, punta a una carriera in un corpo di ballo che possa esibirsi a seguito di cantanti in tournee. Il desiderio di Francesco, infatti, è esibirsi, e magari viaggiare nelle tappe dei concerti.

Quel che è certo è che lui non smetterà di studiare per realizzare i propri obiettivi. Ciò a cui punta è trovare un proprio movimento personale, che faccia emergere chi è davvero attraverso la sua danza.

A metà anno in accademia abbiamo gli esami per ogni materia. Dopo i voti ci sono i colloqui con gli insegnanti, che servono davvero tantissimo a noi studenti per ottenere un parere professionale e oggettivo su diversi parametri, tra cui tecnica, espressività e stile. So di avere una bella presenza scenica dalla mia parte e mi hanno anche confermato che sono cresciuto tecnicamente. Miro a ricercare sempre più il mio movimento, che non imiti nessuno, e migliorare la padronanza e il controllo su ogni muscolo del mio corpo. Per quello che ho conseguito ringrazio tanto la mia famiglia in primis, poi l’accademia e la scuola Alma latina, e dedico ciò che faccio ai miei nonni, perché ogni volta che mi esibisco mi immagino che siano lì tra il pubblico e penso a loro.

ha detto.

Il ballerino all'Ariston

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