Brembate, giro di vite sui rifiuti: chi non ritira il bidone per l'indifferenziato potrà essere multato
Stretta dell'Amministrazione contro chi non conferisce l'immondizia nel modo corretto
Cambia il regolamento di Polizia urbana a Brembate: chi non ritira in Comune il bidone microchippato, chi lo espone troppo presto e chi lo riporta in casa troppo tardi ora potrà essere multato.
Non ritiri il bidone? Multa
E’ un vero e proprio giro di vite quello che il Consiglio comunale ha varato nei giorni scorsi approvando all’unanimità una modifica al regolamento di Polizia urbana per contenere il fenomeno dei rifiuti abbandonati o conferiti in modo irregolare. Nel mirino dell’Amministrazione comunale ci sono soprattutto alcuni comportamenti emersi nel centro storico, che hanno esasperato il primo cittadino.
"Dall’inizio dell’anno abbiamo elevato più di cento sanzioni, ma c’è chi ancora non capisce. Ho portato personalmente otto sacchi di immondizia che erano stati conferiti in modo scorretto e li ho lasciati davanti alla porta di casa del trasgressore che aveva già preso multe per mille euro, eppure ho visto che sulle scale aveva già pronto un altro sacco di rifiuti... Purtroppo anche le telecamere non sempre bastano perché non è facile collegare il trasgressore"
Queste le parole pronunciate dal sindaco Mario Doneda.
Cosa prevede il regolamento di Polizia urbana
Con le modifiche al regolamento adottate, ora anche la semplice omissione del ritiro del bidoncino microchippato per la raccolta dell’indifferenziato, introdotta con la tariffa puntuale a inizio anno, sarà sanzionabile, così come l’esposizione troppo anticipata dei rifiuti per la raccolta o il ritiro tardivo dei contenitori già svuotati.
Ma non solo. Con le modifiche al regolamento, la Polizia Locale potrà effettuare anche dei controlli a campione e per chi non è in regola saranno guai. E sanzioni.
"Le abbiamo provate tutte - ha concluso il sindaco - Ma incredibilmente più si pulisce, più c’è gente che sporca. E’ ormai diventata una triste prassi brembatese quella dell’abbandono dei rifiuti. Una strada, un sottopasso, le rive del fiume, i vicoli del centro storico sono ormai tristemente i luoghi preferiti per disfarsi di quello che non serve, evitando le elementari regole della raccolta differenziata casalinga o il conferimento degli ingombranti nei centri specializzati. Ai costi per la rimozione, a carico di tutta la comunità, si devono spesso aggiungere quelli per il ripristino dei luoghi. A farne le spese non sono solo la bellezza e il decoro del nostro paese, ma anche la nostra salute e quella dell’ambiente".
Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta dell'Adda in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 21 ottobre 2023.