Azienda di Cologno Monzese sfrattata per la galleria in Tangenziale Est
La difficile situazione del titolare e dei lavoratori del concessionario Camauto: Serravalle ha imposto la liberazione dell'area entro pochi giorni

Sembrava che l’incubo fosse stato lasciato definitivamente alle spalle. E invece il nastro si è velocemente riavvolto, come se quell’accordo messo nero su bianco con tanto di voto unanime del Consiglio comunale di Cologno Monzese, propedeutico ai lavori per la realizzazione della galleria fonica in Tangenziale Est, non ci fosse mai stato. E ora entro pochi giorni la concessionaria-officina Camauto di corso Roma dovrà liberare l'area dell'attività.
Un incubo per undici persone
Il titolare Angelo Ciociola ha infatti ricevuto l’avviso di sfratto da Serravalle, la società proprietaria del terreno. E per lui, i due figli e gli otto dipendenti si è ripiombati nell'incubo.
Quell'accordo approvato in Consiglio comunale...
Poco più di un anno fa, e cinque mesi prima del suo commissariamento, l’Amministrazione guidata dal sindaco Angelo Rocchi approvò una delibera legata alla cessione incrociata tra Municipio e Serravalle delle future aree per l’allestimento del cantiere della galleria fonica. Un passaggio inseguito per evitare che alcune imprese insediate negli appezzamenti di proprietà della società e inizialmente individuati come cantierizzabili dovessero spostarsi per lasciare spazio ai mezzi da lavoro.
L'intesa, però, è rimasta solo sulla carta
Di fatto, invece di pagare l’affitto a Serravalle, Ciociola avrebbe dovuto versare il canone di locazione al Municipio. Il tutto proseguendo con le attività allontanando così lo spauracchio di un possibile trasferimento "forzato". Ma quell'accordo accompagnato dagli applausi dei membri del parlamentino è rimasto lettera morta. Ossia non si è tramutato in realtà.
Nel mezzo il commissariamento del Comune
Sarebbe stato necessario riaprire il tavolo di confronto, per correggere quello stesso accordo. Solo che, con il Municipio commissariato, questo passaggio non c'è stato. E una storica impresa colognese è tornata a vivere un incubo a occhi aperti. Ciociola, anche tramite il proprio avvocato, ha chiesto una proroga a Serravalle, per attendere le elezioni amministrative del 14 e 15 maggio 2023 e poter quindi interloquire col nuovo primo cittadino. Ma le speranze che ciò avvenga sono purtroppo molto ridotte.
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