Commozione

Aspettando l'alba, in trecento davanti al Comune di Cologno Monzese per ricordare Sofia

Momento di raccoglimento organizzato dagli studenti del Leonardo da Vinci a due mesi di distanza dal femminicidio

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L'appuntamento era stato fissato alle 5.40, ma alcuni sono arrivati davanti al Comune di Cologno Monzese anche prima. Questa mattina, venerdì 29 settembre 2023, gli studenti della scuola superiore Leonardo da Vinci sono tornati a ricordare Sofia Castelli, la 20enne uccisa dall'ex fidanzato esattamente due mesi fa.

Aspettando le 5.58

A lei i ragazzi hanno voluto dedicare l'inizio dell'anno scolastico, chiamando a raccolta non solo i giovani. Il tutto aspettando che scoccassero le 5.58, l'orario in cui Sofia scattò e pubblicò la sua ultima storia su Instagram prima di venire assassinata da Zakaria Atqaoui all'interno della casa della giovane di corso Roma.

In trecento davanti a Villa Casati

Nell'anfiteatro di Villa Casati erano presenti circa 300 persone disposte in semicerchio, in occasione di un momento di raccoglimento promosso insieme allo stesso istituto e all'Amministrazione. Accanto al primo cittadino Stefano Zanelli c'erano la Giunta al completo, il presidente del Consiglio comunale Giovanni Cocciro, i consiglieri comunali, la preside del Da Vinci Graziella Ercoli, il responsabile della pastorale giovanile don Fabio Molon, i docenti e tanti semplici cittadini. Oltre all'ex assessore Dania Perego e al consigliere regionale Riccardo Pase, ai Carabinieri della Tenenza cittadina e alla Polizia Locale.

Le note di Ramazzotti, Ermal Meta e Mannoia

Con l'accompagnamento delle note delle canzoni "L'aurora" di Eros Ramazzotti, "Vietato morire" di Ermal Meta e "Che sia benedetta" di Fiorella Mannoia, sono stati letti dei testi dedicati a Sofia, mostrando dei cartelli con le parole "Silenzio" e "Rispetto".

"Dire 'no' alla violenza è responsabilità di tutti"

"E' responsabilità di tutti, prima di tutto mia, tenere alta l'attenzione per cancellare atteggiamenti violenti nella quotidianità delle nostre relazioni - ha osservato una studentessa - Come agisco? Come critico? Come posso favorire atteggiamenti non violenti?".

"La scuola vi insegna a non vivere come bruti"

"Il rischio di vivere come bruti appartiene a tutti - ha dichiarato un professore al microfono, citando il 23esimo canto dell'Inferno di Dante Alighieri - Nessuno di noi, adulti e giovani, è esonerato da questo rischio: quanto è sottile la linea che rende il nostro agire virtuoso o brutale? Ragazzi, il vostro banco in classe rappresenta la possibilità di abbattere il rischio di vivere come bruti".

"Oggi è ancora buio, ma aspettiamo l'alba"

"Oggi c'è ancora buio, ma tra poco vedrò l'alba - ha detto il sindaco durante il suo intervento - Lo so non solo perché sono rivolto a Est, ma perché ho davanti a me i vostri volti e lo sforzo che ognuno di noi ha fatto per essere qui, perché era importante farlo. E' importante perché noi non dobbiamo dimenticare ciò che è successo e lavorare ogni giorno per far germogliare il seme della speranza. Come rappresentante della comunità civile vi ringrazio per essere qui e per aver scelto di iniziare così questo anno scolastico: l'augurio più bello che possiamo fare, vedendo l'alba che sta arrivando, è pensare che qualcosa nel futuro possa cambiare. Questo perché siamo noi a volerlo e ci impegneremo sempre".

"Essere qui testimonia come ciascuno di noi può fare la differenza - ha aggiunto Ercoli - Insieme vogliamo essere promotori e testimoni attivi di una società che offra ascolto e aiuto".

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