Scuola chiusa per Ramadan

Anche la comunità islamica di Pioltello si appella al presidente Mattarella

Intanto da Pioltello si ricorda quando il candidato di centrodestra voleva costruire una moschea in città, venendo poi sconfessato da Lega e Fratelli d'Italia

Anche la comunità islamica di Pioltello si appella al presidente Mattarella
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Dopo il polverone sollevato dalla politica nazionale a seguito della scelta dell'istituto comprensivo Iqbal Masih di sospendere l'attività didattica per un giorno, il 10 aprile 2024, in occasione dell'interruzione del digiuno e della festa per la fine del Ramadan, anche la comunità islamica ha fatto sentire la propria voce chiedendo rispetto. E Pioltello non è stata di meno con l'associazione culturale El Huda che ha veicolato il messaggio diffuso a livello nazionale.

L'appello al presidente Mattarella

"Campagna d'odio, discriminazione  e denigrazione". Queste le parole usate dai referenti dei principali centri islamici italiani, che più che schierarsi dalla parte della scuola per la scelta di civiltà compiuta, hanno sottolineato la violenza degli attacchi partiti in particolari da vertici politici nazionali. Attacchi che hanno istigato l'odio anche nei confronti del dirigente scolastico dell'Iqbal Masih Alessandro Fanfoni, oggetto di minacce e di insulti attraverso i social, tanto che la scuola è stata costretta a bloccare la possibilità di commentare la pagina istituzionale della scuola.

L'appello dei religiosi non è stato rivolto a una persona a caso, ma al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, chiamato a essere garante anche delle minoranze che ormai da generazioni vivono in Italia.

Quella volta che il centrodestra a Pioltello parlava di moschea

Se a livello nazionale la polemica impazza, a quello locale, pioltellese, la gente vive in maniera più distaccata una questione che, seppur dividendo l'opinione pubblica, non la spacca. Perché la convivenza tra culture e religioni diverse è una normalità.

Lo hanno sottolineato anche coloro che, riprendendo un articolo del 2021 pubblicato sulle nostre pagine della Gazzetta della Martesana e di Primalamartesana.it, hanno ricordato come il candidato del centrodestra (sostenuto da Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega e Polo per Pioltello) alle ultime elezioni abbia tranquillamente incontrato la comunità islamica e abbia discusso con loro della possibilità di costruire a Pioltello una moschea.

Anche ai tempo si era sollevato un polverone, sempre da parte del nazionale che ha disconosciuto le mosse compiute dal loro candidato.

L'appello della comunità islamica

Di seguito riportiamo la lettera della comunità islamica al presidente della Repubblica Mattarella, ripresa anche dall'associazione culturale pioltellese El Huda.

Appello della comunità islamica al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
È il mese di Ramadan, il più sacro per la comunità islamica mondiale, dove ci si raccoglie in preghiera e nella vicinanza a Dio. Ciononostante, ci troviamo di fronte all’ennesima campagna di odio, denigrazione e discriminazione verso la nostra comunità religiosa.
Dopo i manifesti elettorali della Lega, che raffiguravano una donna completamente coperta dal Niqab - nell’intento di stigmatizzare tutte le donne musulmane con il pretesto del velo integrale e lo slogan “ in Europa hai gli stessi diritti di tuo marito” - in queste ore, la comunità musulmana sta subendo l’ennesimo attacco ingiustificato, solo perché una scuola nel milanese, attraverso i suoi dirigenti, ha deciso di sua spontanea iniziativa, con il voto all’unanimità di chiudere per un giorno la scuola per la festa di fine Ramadan, avendo una cospicua presenza di alunni musulmani.
Un’iniziativa lungimirante che guarda all’integrazione e al dialogo interculturale ma che invece viene presa da un partito di governo, quale la Lega, per attaccare una intera comunità, dichiarando che tale iniziativa, cioè la festività di fine Ramadan abbracciata dall’istituto scolastico è un arretramento culturale, una minaccia all'identità italiana e ai suoi valori.
Ci chiediamo perché una nostra festa religiosa debba essere dichiarata come “un arretramento culturale”. Se questo linguaggio insultante non sia denigratorio e discriminatorio verso una intera comunità religiosa che è anche italiana.
Le dichiarazioni della Lega, ancora una volta parlano di islamizzazione come una minaccia, con tono discriminatorio ed islamofobo, e l’evidente intento di minare la convivenza pacifica e rispettosa di una intera comunità, quella islamica pienamente integrata e partecipe nella crescita dell’Italia.
Questo ennesimo attacco di un partito politico al governo, non è solo offensivo, che lede la reputazione di milioni e milioni di cittadini nel mondo ma è ancora più pericoloso perché si consuma in un attacco verso i nostri bambini e l’ambiente scolastico nel quale dovrebbero crescere nel rispetto reciproco.
Per questo, consapevoli di quanto la costituzione italiana garantista la nostra libertà di culto e riconosca quanto sia importante il rispetto delle minoranze, vogliamo rivolgerci al nostro Presidente Sergio Mattarella.
Siamo stanchi di dover subire continuamente attacchi, discriminazione, narrazioni islamofobe contro la nostra comunità religiosa in silenzio solo perché minoranza. Diciamo basta alla strumentalizzazione della nostra fede per scopi elettorali. Basta soffiare sull’odio. Chiediamo rispetto e protezione perché ne va della nostra convivenza pacifica nel paese e della crescita educativa dei nostri figli che sono, a tutti gli effetti, figli e futuro dell’Italia.
Centro islamico culturale d’Italia.Grande Moschea di Roma
Ucoii, Unione delle comunità islamiche in Italia
Coreis ( comunità religiosa islamica italiana) con il Presidente Abu Bakr Moretta
Comunità’ musulmana di Monfalcone:
Centro culturale islamico Darus Salaam
Centro culturale islamico Baitus

Commenti
Fr@ncesco

La decisione è stata ponderata e votata all'unanimità del consiglio d'istituto. La decisione deve essere accettata, e questo non andrà a incidere sui giorni di scuola, in quanto l'istituto aveva iniziato le lezioni un giorno prima rispetto ai restanti istituti della zona. Si chiama autonomia scolastica. Bravo Preside. Più forte dei beceri discorsi di propaganda politica.

Gianni Bizzi

Penso che il rispetto, di chi rispetta, debba essere reciproco. Perciò W l'integrazione

pier

vogliono festeggiare il ramadan, affari loro, ma che non intacchino le tradizioni le regole e gli usi italiani. Purtroppo alcuni nostri connazionali li incoraggiano e sostengono. Non sono assolutamente d'accordo.

Marco

Sono assolutamente contrario a casa loro non chiuderebbero la scuola per una minoranza cristiana, non c'è reciprocità lo volete capire....!

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