A Vimodrone il nuovo campus dell'Università Vita-Salute del San Raffaele
La struttura ospiterà 500 studenti, aule e laboratori dell'ateneo
Una struttura destinata a ospitare circa 500 studenti, andando così a rispondere a un’esigenza che, a fasi alterne, si riaffaccia nel dibattito pubblico anche nazionale.
Il nuovo campus dell'Università Vita-Salute
Il futuro campus dell’Università Vita-Salute San Raffaele è stato presentato in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2024-2025. La nuova sede dovrebbe sorgere adiacente all’attuale "compound" dell’ateneo, su terreni in parte già di proprietà dell’UniSr che si estendono tra i territori di Vimodrone e Milano. Una possibilità messa nero su bianco nel nuovo Piano di governo del territorio approvato in primavera, in via definitiva, dall’Amministrazione guidata dal sindaco Dario Veneroni.
Non solo alloggi per gli studenti
Non solo alloggi. I nuovi edifici, infatti, ospiteranno anche aule e laboratori, oltre ai 500 posti letto che andranno incontro alla sempre crescente necessità di camere per gli universitari che risiedono fuori provincia.
La superficie totale del lotto è di 113mila metri quadrati. Gli edifici si estenderanno su 65.800 mq: di questi, 18.322 saranno dedicati alle residenze per gli studenti.
Cosa prevede il Pgt di Vimodrone
Sono cinque gli Ambiti di trasformazione previsti dal Pgt: due si trovano lungo la Padana, uno in località Cascina Crivella, un altro tra le vie Grandi e Buozzi e l’ultimo (non per importanza) vede come parte attiva proprio l’Università Vita-Salute San Raffaele, che si inserisce tra via Cassinella, il confine con Segrate e il polo ospedaliero. Inizialmente sembrava che lo sguardo fosse rivolto altrove, ossia a Sesto San Giovanni.
L'Ambito di trasformazione dell'ateneo
L’At3 dell’UniSr è il più ampio dei cinque inseriti nel documento urbanistico, che ha come obiettivo salvaguardare 15 ettari di territorio, ossia 150mila metri quadrati, passati da edificabili a verde agricolo. Si parla di una superficie pari a 22 campi da calcio a 11, preservata dal mattone e che resterà libera da costruzioni, venendo anche inserita nel perimetro del Parco Est delle Cave che, così facendo, aumenta di molto le sue dimensioni. Il tutto anche con l’entrata di Segrate nella compagine del Plis, come sesto Comune aderente.
Le opere
L’Ambito di trasformazione dell’università, in base alle linee guida del Pgt, prevede l’ampliamento dell’ateneo, la realizzazione di uno studentato a servizio dell’università (che potrebbe essere aperto anche a frequentanti extra San Raffaele), attrezzature sportive, spazi pubblici di connessione anche a verde, collegamenti ciclopedonali lungo la Padana verso via Olgettina e la riqualificazione di via Cassinella. Su questo At specifico Città metropolitana ha chiesto che venga considerato di natura sovracomunale, ossia che nella fase di approvazione e di rilascio dei permessi vengano richiesti anche i pareri dei Municipi contigui.
L'articolo fa un po' di confusione. Il nuovo PGT prevede nuovo consumo di suolo. I 15 ettari di cui si parla sono già liberi, semplicemente si è cancellata la previsione di edificazione. Le nuove 5 aree di trasformazione (più altre previste dal piano dei servizi) se attuate porteranno ad un nuovo consumo di suolo di 18 ettari