8 marzo e dintorni

A Cernusco sul Naviglio venti nomi di donne a cui intitolare luoghi ed edifici della città

Lanciata la rassegna di appuntamenti in occasione della Giornata internazionale della donna

A Cernusco sul Naviglio venti nomi di donne a cui intitolare luoghi ed edifici della città
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A Cernusco sul Naviglio sta per prendere il via una ricca serie di iniziative dedicata alla Giornata internazio0nale dei diritti delle donne. Si chiama “Ritratti di donna” ed è la rassegna organizzata e promossa dall’Assessorato alle Pari Opportunità  che proporrà dall’1 al 9 marzo una serie di eventi e appuntamenti per riflettere insieme alla cittadinanza su diritti e disuguaglianze.

Dalle donne iraniane all'Albero della non violenza

Il primo evento sarà rivolto agli studenti:  venerdì 1 marzo alle 11, nella Sala Camerani della Biblioteca civica, sarà l’incontro rivolto agli alunni delle scuole superiori intitolato “Donne iraniane”, durante il quale la psicologa Mehry Sefidvash Robiati guiderà gli studenti nella comprensione della protesta delle donne in Iran.

Sabato 2 marzo, alle 10 in biblioteca, si terrà l’inaugurazione dell’installazione permanente L’Albero della non violenza, con la diffusione di materiale informativo, in particolare di uno strumento di sensibilizzazione al riconoscimento della violenza, realizzato in collaborazione con la Rete Antiviolenza Viola.

L’occasione vedrà la partecipazione della consigliera di Parità della Città Metropolitana Barbara Peres, della presidente della Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili del Consiglio Comunale di Milano Diana Alessandra De Marchi, della console Generale della Repubblica Dominicana Arleni Peña Del Orbe e della viceconsole Delia Garcia.

A seguire, alle 11, nella sala ragazzi, ci saranno delle lettura per bambini e il laboratorio ludico a cura dell’associazione Coloresperanza sulla storia delle sorelle Mirabal, che si opposero alla dittatura di Raffael Leonidas Trujilòlo e furono per questo assassinate il 25 novembre 1960.

Ritratti di donna e toponomastica

Venerdì 8 marzo, alle 10.30 in piazza Unità d’Italia, grande inaugurazione della mostra “Ritratti di donna”, con i ritratti delle 20 donne a cui il Tavolo della toponomastica ha scelto di intitolare, nei mesi e negli anni a venire, altrettanti luoghi cittadini.

In quell’occasione si terrà un reading a cura di NarrAttrici della compagnia Distractos, con letture dedicate alle donne.

La mostra resterà esposta per tutta la settimana seguente e fino a sabato 17 marzo nel ridotto della Sala Consiliare del Comune.

Infine, sabato 9 marzo alle 21 alla Casa delle Arti chiuderà la rassegna lo spettacolo teatrale “Ritratto di donna” in collaborazione con Pro Loco Città di Cernusco.

I commenti

Così il sindaco Ermanno Zacchetti.

Quella di quest’anno è una rassegna particolarmente ricca di contenuti, con cui l’Amministrazione ribadisce il suo impegno nel contrasto alla diseguaglianza e alla violenza di genere.

Gli appuntamenti sono di altissimo valore e si rivolgono a tutta la cittadinanza, ai più giovani e agli adulti, affinché tutti, su più fronti, possiamo fare la nostra parte con impegno. Sono particolarmente onorato di accogliere, e li ringrazio, i rappresentanti della Repubblica Dominicana, proseguendo quel rapporto iniziato nel 2021 quando inaugurammo insieme il murales di via San Francesco raffigurante, tra l’altro, le sorelle Mirabal, e delle istituzioni di Milano e Città Metropolitana, con le quali si rinnova l’impegnò ideale e concreto su questo tema.

Ha aggiunto assessora alle Pari Opportunità Debora Comito

La rassegna di quest’anno ci vede impegnati in particolare su due fronti a cui l’Amministrazione tiene molto.

L’inaugurazione dell’Albero della non violenza si inserisce in un percorso di sensibilizzazione voluto, sostenuto e avviato lo scorso anno per promuovere una intensa campagna di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza e alle scuole per far crescere una maggiore consapevolezza attorno al problema della violenza contro le donne. La mostra “Ritratti di donna”, invece, sancisce la volontà di ridurre il divario di genere anche nella toponomastica, intitolando luoghi della città a donne che hanno cambiato il mondo e sono spesso ingiustamente dimenticate.

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