A Cassano si cercano interpreti e alloggi per accogliere i profughi ucraini
Amministrazione, parrocchia e comunità si stanno mobilitando per dare una mano.
L’Amministrazione comunale di Cassano d'Adda ha promosso nelle ultime settimane la costituzione di una rete territoriale, per affrontare in modo coordinato l’emergenza dei profughi ucraini con le parrocchie, il Forum delle associazioni di volontariato, la Protezione civile e l’associazione Anc.
Mobilitazione a Cassano per aiutare i profughi che scappano dalla guerra
Le parrocchie di Cassano d'Adda si sono attivate e il primo risultato concreto è stata la predisposizione nell’oratorio di San Giovanni Bosco di un centro di prima accoglienza per una quarantina di persone. Sono già stati accolti quindici profughi in fuga dal paese in guerra. La comunità e i cittadini di Cassano vogliono fare la loro parte per aiutare quelli arrivati e in arrivo in città. Sul territorio, negli oratori e presso Casa Berva, sono stati allestiti punti di raccolta di beni di prima necessità. È previsto un primo invio, che partirà questo fine settimana per l’Ucraina.
Servono alloggi e interpreti
L'aiuto concreto di tutti è prezioso: si cercano persone disponibili a fare da interpreti, generi di prima necessità da inviare in Ucraina e da usare per i profughi accolti in oratorio e disponibilità di alloggi.
Le problematiche da affrontare sono molte e la situazione si evolve ora per ora. Per facilitare il lavoro di tutti coloro che vogliono contribuire attivamente, il Comune tiene costantemente aggiornato il proprio sito web con tutte le informazioni utili.
"Abbiamo attivato i diversi uffici comunali che, in raccordo con i Servizi sociali, stanno mettendo a disposizione le competenze e il supporto necessari a gestire la complessa e delicata situazione anche in raccordo con gli enti e le istituzioni sovra comunali”, ha detto l'assessore Andrea Savino.
Il sindaco Fabio Colombo ha aggiunto che “l’Amministrazione garantirà ogni sforzo possibile sia necessario in tale direzione”.