La presentazione

A Brugherio si ricorda "Ramelli figlio d'Italia". La Russa: "Durante gli anni di piombo, gli attivisti di sinistra ci impedivano di parlare"

A Brugherio il ricordo del militante di estrema destra, a 50 anni dalla sua morte

A Brugherio si ricorda "Ramelli figlio d'Italia". La Russa: "Durante gli anni di piombo, gli attivisti di sinistra ci impedivano di parlare"
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La figura di Sergio Ramelli fa ancora discutere e non poco il mondo politico di Brugherio.

Durante gli anni di piombo, gli attivisti di sinistra ci impedivano di parlare dicendo che non avevamo agibilità politica, ora grazie ad una pattuglia di militanti che ha portato avanti le idee di Sergio Ramelli, siamo al governo del Paese.

Parole e musica di  Romano La Russa, assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, durante la serata organizzata venerdì 24 gennaio 2025 per presentare la nuova edizione del libro “Sergio Ramelli. Una storia che fa ancora paura”, di Guido Giraudo e Andrea Arbizzoni, a 50 anni dalla sua scomparsa.

A organizzare l’evento, il circolo locale di Fratelli d’Italia guidato dall’assessore Vincenzo Imperato.

Chi era Sergio Ramelli

Sergio Ramelli era un 19enne del movimento di destra Fronte della gioventù che fu ucciso a Milano il 13 marzo 1975 da un gruppo della sinistra extraparlamentare. Il giovane prema dell'omicidio era stato pesantemente attaccato a scuola per le sue posizioni politiche, pubblicamente manifestate.

Fu vittima di un agguato in via Amedeo, mentre stava rincasando, colpito con chiavi inglesi da componenti di Avanguardia Operaia, organizzazione di estrema sinistra.

L'evento dopo gli episodi registrati in Città nei mesi scorsi

L’iniziativa arriva dopo le polemiche e le tensioni che si sono verificate a fine novembre nella stessa aula, abitualmente dedicata alle sedute del Consiglio comunale, in cui il rappresentante del partito di Giorgia Meloni, Roberto Imperato, aveva depositato una mozione con cui chiedeva di dedicare una via o un parco all’attivista del Fronte della Gioventù . Il documento non era stato poi discusso per via dell’assenza del firmatario della proposta.

Nei giorni successi, sulla cancellata di Villa Fiorita era comparso anche uno striscione rivendicato dal Blocco Studentesco, organizzazione giovanile di estrema destra.

Le stesse tensioni si temevano anche venerdì sera, erano presenti in sala quattro agenti della Polizia Locale e quattro Carabinieri. Niente di tutto ciò però si è verificato, le forze che si riconoscono nell’opposizione alla giunta di centrodesta (Anpi, Pd, Brugherio è tua!, Alleanza Progressista, Alleanza Verdi-Sinistra, Movimento Cinque Stelle, Rifondazione Comunista, Unione Popolare, Pci, Psi, Sinistra x Brugherio, Brugherio Futura, Spi Cgil, Uil e Italia Cuba) hanno denunciato come, dietro a tutto ciò, ci sia una precisa “strategia di Fratelli d’Italia per far tornare indietro gli orologi”.

Il ricordo della sottosegretaria

Oltre agli autori, alla serata ha partecipato anche la sottosegretaria all’Istruzione, Paola Frassinetti, dello stesso anno di nascita di Ramelli e con cui ha condiviso molti momenti di battaglia politica durante gli anni delle scuole superiori. Oltre ad annunciare le prossime iniziative che il governo intende adottare per commemorare l’amico assassinato, l’esponente di Fratelli d’Italia ha ricordato:

All’epoca assistevo Anita, la mamma di Sergio e quando andammo con altri compagni a portare i fiori a casa per suo figlio, ci disse di essere preoccupata per noi. Le nostre madri hanno sofferto in quel periodo: quando uscivamo la mattina, si facevano il segno della croce sperando che tornassimo a casa vivi. Dobbiamo sviluppare una memoria condivisa affinché Ramelli sia riconosciuto come figlio d’Italia.



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