Il caso

Tensione in Consiglio comunale a Brugherio tra urla e insulti, intervengono i Carabinieri

Caos non appena è stato comunicato che non si sarebbe discussa la mozione di FdI per l'intitolazione di una via a Sergio Ramelli

Tensione in Consiglio comunale a Brugherio tra urla e insulti, intervengono i Carabinieri
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Fischi, urla e insulti dal pubblico. Sarebbe volato pure qualche spintone ai danni di alcuni consiglieri (anche donne) della maggioranza di centrodestra. Alla fine sono dovuti intervenire i Carabinieri per far tornare la calma nel Consiglio comunale di Brugherio.

Tensione a Brugherio durante il Consiglio comunale

Era intuibile che ieri sera, venerdì 29 novembre 2024, il dibattito in aula avrebbe potuto essere anche acceso nei toni, alla luce dell'iscrizione all'ordine del giorno di una mozione presentata da Fratelli d'Italia per dedicare una via o una piazza a Sergio Ramelli, militante neofascista ucciso a Milano nel pieno degli Anni di piombo.

Rinviata la mozione su Sergio Ramelli

Ma gli animi si sono riscaldati anche senza dibattito. Il caos è scoppiato non appena il presidente del Consiglio comunale Michele Bulzomì (anch'egli bersaglio di insulti) ha comunicato il rinvio della discussione della mozione, per l'assenza del primo firmatario, il consigliere di FdI Roberto Imperato.

Il pubblico era più numeroso del solito, anche alla luce dell'appello dell'Anpi a presenziare alla seduta di ieri sera e a indossare il fazzoletto dell'associazione nel caso in cui fosse stata approvata la mozione. Ed è scoppiato il parapiglia, innescato da alcuni dei cittadini presenti.

"Uno spettacolo indecoroso"

"Uno spettacolo indecoroso - ha detto, senza giri di parole, il consigliere di Bpe Laura Signorini, anche lei bersaglio degli improperi come pure le colleghe di coalizione Irina Neagu (Gruppo misto) e Debora Della Corna (Forza Italia) - Urla, fischi e atteggiamenti maleducati, arrivando persino a strattonamenti e spintoni nei confronti dei consiglieri di maggioranza e dello stesso presidente del Consiglio comunale, che si è visto costretto a chiedere l'intervento dei Carabinieri per sedare gli animi. Grave e significativo è stato il silenzio di quasi tutta la minoranza davanti a questi atti immotivati, perpetrati anche contro alcune consigliere donne. Ancora più sorprendente è stato vedere qualche consigliere arrivare persino a giustificare questo comportamento, come se fosse accettabile calpestare il rispetto e le istituzioni democratiche".

"Episodio vergognoso"

Sulla stessa lunghezza d'onda Bulzomì:

"Quanto accaduto è stato vergognoso, anche perché pochi minuti prima avevamo parlato di violenza sulle donne - ha spiegato - E nel pubblico c'erano non ragazzini, ma persone adulte, che non hanno esitato a offendere. Forse non hanno compreso che ci si trovava in un luogo istituzionale e che la democrazia prevede il rispetto delle idee di tutti. Regolarmente io, il sindaco Roberto Assi e il vicesindaco Mariele Benzi andiamo nelle scuole per spiegare ai bambini e ai ragazzi il senso delle istituzioni. Poi accadono queste cose...".

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