Imbrattata la targa

La Furia iconoclasta colpisce anche Pioltello: imbrattato il nome di un pacifista

E' la quinta volta che ignoti sporcano la targa dedicata alla memoria del volontario pacifista Vittorio Arrigoni.

La Furia iconoclasta colpisce anche Pioltello: imbrattato il nome di un pacifista
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Anche Pioltello non è esente dalla furia iconoclasta che sta colpendo monumenti e targhe in tutto il mondo. Solo che a finire nel mirino, per l'ennesima volta, è il nome di un pacifista.

Furia iconoclasta contro Vittorio Arrigoni

A finire nel mirino di ignoti vandali, per l'ennesima volta, è stato il cartello di intitolazione del parco dedicato alla memoria di Vittorio Vik Arrigoni, il cooperante morto  nella striscia di Gaza nel 2011. Un cartello che era stato posizionato di fronte alle scuole di via Bizet poco più di un anno fa, quando alla presenza della madre di Vik Egidia Beretta si era tenuta una cerimonia ufficiale di intitolazione. Negli scorsi giorni qualcuno ha gettato della vernice rossa contro il cartello, imbrattandolo. Un gesto che ricorda terribilmente quanto avvenuto a Milano con la statua di Indro Montanelli e in tutto il mondo con monumenti di persone che, secondo i manifestanti, si erano macchiati di discriminazione razziale.

Non era la prima volta

Un gesto di emulazione che non c'entra assolutamente niente con il movimento di protesta a livello globale. Non solo perché non esistono analogie tra un cooperante internazionale pacifista come Vik e le altre figure colpite, ma anche perché non è la prima volta che il suo nome diventa oggetto di atti vandalici. E' infatti già la quinta volta che si ripetono atti del genere, con puntuale intervento dei volontari della Rete della Pace che provvedono alla pulizia del cartello.

"Vogliamo andare a fondo"

Una nota ufficiale è arrivata anche dal sindaco di Pioltello Ivonne Cosciotti che ha duramente condannato il vile atto iconoclasta.

E' già il quinto atto di danneggiamento e se all'inizio abbiamo pensato che fossero delle ragazzate, ora vogliamo andare a fondo alla questione e chiediamo che si facciano indagini per risalire ai colpevoli di questi gesti inaccettabili. Ora ripuliremo il cartello e se servirà lo faremo di nuovo perché noi sappiamo cosa vale e ciò che conta: noi ricordando Vittorio restiamo umani nonostante l'odio di alcuni.

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