L'INCONTRO

Dalle verticali sul divano alle Olimpiadi di Parigi: la forza e la passione di Giorgia Villa

La campionessa di ginnastica artistica, argento a squadre nel 2024, si è raccontata tra difficoltà e traguardi

Dalle verticali sul divano alle Olimpiadi di Parigi: la forza e la passione di Giorgia Villa

Uno dei talenti della ginnastica artistica nazionale si è raccontata alle più piccole. La campionessa Giorgia Villa, classe 2003 di Brembate, mercoledì sera, 3 dicembre 2025, presso la Sala Argentia, ha incontrato le gorgonzolesi che sognano di ricalcare le sue orme.

La famiglia e la ginnastica

Un appuntamento speciale per ripercorrere una storia sportiva segnata da successi, infortuni, rinascite e da un valore che Giorgia mette al primo posto, ancora prima delle medaglie: la famiglia. Lo ha ribadito più volte durante la serata: senza mamma e papà, niente di tutto ciò sarebbe stato possibile:

Sono andata via di casa a otto anni, vivevo a Brescia ma vengo da Bergamo. I miei genitori mi hanno sempre fatto sentire la loro presenza. Non è scontato e li ringrazierò per tutta la vita.

ha spiegato.

In sala, in prima fila, presenti alcune colleghe dell’Asd Olimpia Gorgonzola, insieme alla sua migliore amica Alessia, “la vicina di casa con cui ho sempre trovato un momento per vedermi, anche nei periodi più complicati”.

Tra sacrifici e difficoltà

La passione di Giorgia nasce presto:

Mia mamma faceva ginnastica artistica. Io facevo verticali sul divano, combinavo disastri, rompevo i quadri… così mi ha portata in palestra e lì ho capito che era il mio posto.

Prima gli allenamenti a Dalmine, poi, a 8 anni, il trasferimento a Brescia:

I sacrifici sono iniziati presto. Mi invitavano alle feste di compleanno, ma sceglievo sempre la ginnastica.

Dalla terza media in poi, la vita da professionista: scuola al pomeriggio, doppi allenamenti e giornate intere in palestra. La disciplina con trave, volteggio, parallele e corpo libero diventa la sua casa. Da piccola ama il corpo libero, ma col tempo sceglie la trave, anche dopo la rottura del tendine d’Achille nel 2017:

Quando sono tornata ho reinserito il mio elemento preferito. È stato un modo per riprendermi ciò che avevo perso.

ha detto.

Il trionfo a Parigi

Con le compagne Alice d’Amato, Manila Esposito, Elisa Iorio e Angela Andreoli forma un gruppo inseparabile: “Siamo come sorelle. Mai invidia, sempre sostegno”. Insieme, il 30 luglio 2024, hanno conquistato l’argento olimpico a Parigi nella prova a squadre femminile:

All’inizio non ci pensavo. Poi, sul bus verso il palazzetto, l’ansia è salita. Ma eravamo unite e abbiamo realizzato un sogno tutte insieme.

La sua carriera è segnata anche da ostacoli duri: “Ho quattro vertebre bucate e una tocca il nervo sciatico. Non si può curare, ma con tanta fisioterapia oggi sto bene”. Il supporto della psicologa, la determinazione e la capacità di porsi nuovi obiettivi l’hanno aiutata a superare i momenti più bui, compreso quello del Covid, quando ha perso i nonni.

L’incontro in città rientra nel progetto “Le Olimpiadi della cultura nelle comunità”, promosso da Acec Milano, in collaborazione con Giffoni Sport e Dmtc, ed è finanziato da Regione Lombardia. Un’occasione per avvicinare le comunità ai temi delle Olimpiadi e Paralimpiadi Milano-Cortina 2026, a cui Giorgia parteciperà come agente-atleta delle Fiamme Oro, accompagnando la Torcia Olimpica.