"Doppia Curva", chiesti oltre 60 anni di carcere per gli ultras della Martesana
Le conclusioni della Procura nell'ambito del processo con rito abbreviato

Sono arrivate le richieste del pubblico ministero Paolo Storari al processo scaturito dall’inchiesta "Doppia Curva", che a fine settembre dello scorso anno aveva portato a 19 arresti.
Le richieste di condanna per "Doppia Curva"
Un'operazione condotta nel cuore della Martesana, visto che in manette erano finiti quattro residenti a Carugate (Marco e Gianfranco Ferdico, Mauro Nepi e Fabiano Capuzzo), due cernuschesi (Andrea Beretta e Matteo Norrito), uno a Cologno Monzese (Islam Hagag) e uno a Cambiago (Cristian Ferrario). A questi si può aggiungere anche Luca Lucci, di fatto colognese visto che in città è riconducibile a un barber shop e a un bar.
Un processo con rito abbreviato a porte chiuse, che vede diversi filoni e, quindi, posizioni sostanzialmente differenti. Ma, secondo la memoria depositata dal pm, "le Curve di Milan e Inter si sono comportate come una sorta di 'milizia privata' con un capo, una struttura gerarchica, un territorio e le proprie regole".
La Sud del Milan
Per quanto riguarda la Curva rossonera, per il tentato omicidio dell’ultrà rossonero Enzo Anghinelli, avvenuto nel 2019, il pm venerdì 23 maggio 2025 ha chiesto 10 anni per Luca Lucci, 43 anni, ex capo della Sud, ritenuto il mandante, e per Daniele Cataldo, accusato di essere l’esecutore materiale. Nel filone legato all’associazione a delinquere (aggressioni, estorsioni, intimidazioni e affari illegali allo stadio) sono stati chiesti 4 anni e 6 mesi per Alessandro Sticco e Fabiano Capuzzo, 3 anni e 8 mesi per Islam Hagag e 3 anni e 4 mesi per Luciano Romano.
La Nord dell’Inter
Per quanto riguarda la Curva dell’Inter, cui viene contestata l’associazione per delinquere aggravata dalla finalità dell’agevolazione mafiosa, sono stati chiesti 9 anni per l’ex capo della Nord Andrea Beretta (che in altra sede dovrà rispondere anche dell’omicidio di Vittorio Boiocchi), 8 anni per Marco Ferdico (anche lui chiamato in causa per l’omicidio Boiocchi), 7 anni per Cristian Ferrario, 6 anni e 8 mesi per Gianfranco Ferdico, Mauro Nepi e Matteo Norrito. Pene inferiori per altri imputati. Naturalmente queste sono solo le richieste dell’accusa pronunciate davanti al gup Rossana Mongiardo.
L’omicidio Bellocco
I 9 anni chiesti per Beretta "comprendono" anche l’omicidio di Antonio Bellocco, 36 anni, rampollo della ’ndrangheta, ucciso da Andrea Beretta a Cernusco il 4 settembre dello scorso anno. L’unico imputato è il cernuschese che, proprio in seguito a questo omicidio, per timore di ritorsioni, ha deciso di diventare un collaboratore di giustizia. Ma da questo processo ne potrebbe scaturire un altro: Beretta, infatti, ha ucciso Bellocco perché convinto che lui, insieme a Marco e Gianfranco Ferdico, avevano deciso di ammazzarlo per prendere in mano le redini e, soprattutto, gli affari della Curva Nord.
Una richiesta, quella dei 9 anni per Beretta, che può sembrare mite, ma che tiene conto della legge sui collaboratori di giustizia (la pena viene automaticamente dimezzata) e del fatto che i pm Storari e Sara Ombra hanno concesso il rito abbreviato (con un ulteriore sconto di un terzo della pena), evitando quindi la Corte d’assise al cernuschese.
L’omicidio Boiocchi
Beretta si è anche autoaccusato dell’omicidio di Vittorio Boiocchi, l’ex capo della Nord che, mentre era in carcere, aveva ceduto il timone proprio a "Berro" e che era stato freddato da due killer in moto con cinque colpi di pistola Luger calibro 9 la sera del 29 ottobre 2022 proprio sotto casa, in via Fratelli Zanzottera nel quartiere di Figino a Milano. Secondo il racconto di Beretta, lui e Nepi sarebbero stati i mandanti, Marco e Gianfranco Ferdico gli organizzatori e Daniel D’Alessandro (di Brugherio, detto "Bellebuono") e Pietro Andrea Simoncini (ritenuto collegato alla ’ndrangheta di Soriano Calabro), che tra l’altro è suocero di Marco Ferdico, gli autori materiali dell’omicidio. Ma questo sarà un altro processo.
Le richieste danni delle squadre
Intanto, non solo la Lega Serie A ha chiesto 475mila euro di danni, anche d’immagine, agli imputati, ma pure l'Inter e il Milan, parti civili nel processo, hanno chiesto oltre 900mila euro di risarcimenti. La sentenza è attesa per il 17 giugno.