Una nuova ordinanza della sindaca obbliga il curatore fallimentare a rimuovere i rifiuti nella ex Itam
La sindaca Cosciotti ha intimato di procedere con la bonifica entro 120 giorni altrimenti si procederà con la denuncia penale

La questione ex Itam di Pioltello è tutt’altro che conclusa, almeno per quanto riguarda l’Amministrazione comunale, che ha tutte le intenzioni di vedere completata la bonifica dell’impianto indipendentemente dalla vendita dello stabile. Così la scorsa settimana la sindaca Ivonne Cosciotti ha firmato una nuova ordinanza per intimare al curatore fallimentare di procedere alla rimozione dei rifiuti presenti entro 120 giorni dall’emissione dell’obbligo. Pena la denuncia penale per inottemperanza.
Un'ordinanza per pulire l'ex Itam
Si tratta del secondo atto forte emesso dalla prima cittadina nei confronti del curatore. Il primo era stato nel novembre 2019, a pochi mesi dal sequestro del complesso a opera dei Carabinieri dell’allora Tenenza di Pioltello. Un’ordinanza che era legata al rinvenimento di un’importante quantità di rifiuti, pericolosi e non, censiti dall’Arpa in una relazione scritta a seguito del sopralluogo effettuato all’interno della ditta.
"Materiale isolante in fibre artificiali vetrose, monitor di computer, fusti di vernici e altre sostanze etichettate, oli esausti, lampade al neon, motoveicoli fuori uso, frigoriferi con motore, televisori con tubo catodico, batterie al piombo, materassi, rifiuti di fibre tessili grezze o lavorate, imballaggi, polveri di toner esausto" e altro ancora: questo il report del personale Arpa che ha fatto propendere il Comune per la prima ordinanza. Che era stata contestata dal curatore il quale aveva fatto ricorso al Tar della Lombardia, vincendolo in parte.
All’epoca era stata contestata la formula utilizzata, ma non la necessità di procedere alla rimozione dei rifiuti. Necessità ribadita nel 2022 dopo un nuovo sopralluogo da parte della Polizia Locale di Pioltello e Rodano e, con ancora maggiore vigore, nel luglio 2024 quando a entrare all’interno dell’ex Itam erano stati i Carabinieri del Noe, il Nucleo operativo ecologico. Nella loro relazione i militari avevano evidenziato come lo stato di abbandono dei rifiuti non fosse mutato rispetto a 5 anni prima, anzi la situazione era addirittura peggiorata a causa della presenza di bivacchi all’interno dello stabile. Non solo, nel report avevano anche sottolineato come sia "necessario determinare con l’intervento delle competenti autorità la pericolosità di quelle matrici che contengono o potrebbero contenere fibre di amianto".
Stante la situazione, la sindaca Cosciotti ha firmato la nuova ordinanza di rimozione dei rifiuti dando al curatore 4 mesi di tempo per procedere. Parallelamente va avanti l’iter di vendita all’asta fallimentare del complesso: il procedimento è stato battuto per la quinta volta a febbraio, senza alcuna offerta presentata nonostante il prezzo di vendita fosse sceso sino a 1,3 milioni di euro. Attualmente non è stata ancora calendarizzata la nuova asta.