Pioltello festeggia Sant'Andrea: inaugurato l'Emporio dell'abito e la mostra "Libri in libertà"
Le celebrazioni tra tradizione, spiritualità, solidarietà e anche cultura
Spiritualità e solidarietà, ma anche festa e cultura. Come da tradizione, Pioltello ha celebrato il suo patrono Sant'Andrea con una giornata ricca di eventi che hanno riunito tutta la comunità.
I festeggiamenti a Pioltello per Sant'Andrea
I festeggiamenti si sono aperti nella serata di venerdì 29 novembre 2024, con il Concerto del Corpo Musicale Sant'Andrea presso il Teatro Schuster, e sono proseguiti nel pomeriggio di sabato 30 novembre, con l'accensione dell'albero di Natale in piazza dei Popoli, la Messa e due inaugurazioni speciali.
La messa e il "pallone dei martiri"
La chiesa di Sant'Andrea ha ospitato la Messa celebrata da don Giacomo Roncari. Durante la funzione non è mancata la tradizionale accensione del "pallone dei martiri", davanti a una chiesa gremita di fedeli di ogni età accorsi non solo per celebrare il patrono, ma anche per festeggiare il 40esimo anniversario sacerdotale di padre Emilio Gadda. Presenti anche la sindaca Ivonne Cosciotti e diversi rappresentanti delle autorità.
Al termine della Messa, don Giacomo ha salutato don Alberto Galimberti, il nuovo parroco di Limito e Seggiano che, rientrato da una missione in Albania, prende il posto di don Andrea Andreis.
L'Emporio dell'abito "Il mantello di San Martino"
I festeggiamenti sono proseguiti presso la sede Caritas di Pioltello, dove don Giacomo ha inaugurato e benedetto il nuovo Emporio dell'abito "Il mantello di San Martino", un piccolo ma curatissimo "negozio di abbigliamento" (dove però non servono soldi) per chi è in difficoltà. "Il mantello di San Martino" si va ad aggiungere all'Emporio della Solidarietà che già da anni aiuta chi ha bisogno.
La mostra "Libri in libertà"
La Festa di Sant'Andrea è stata anche l'occasione per inaugurare la mostra "Libri in libertà" presso la sala don Civilini. "In libertà" perché questi volumi dalla storia secolare (il più antico tra quelli esposti risale al 1687) erano stati "dimenticati" e ora, dopo essere stati catalogati, sono messi in mostra e riacquistano la "libertà". Al centro della sala, il vero protagonista: un registro di battesimi e matrimoni datato 1640 appena restaurato.
"Abbiamo scelto di costruire questa mostra, che celebra secoli di libri e, dunque, di carta, utilizzando un materiale ben preciso: il cartone ondulato - hanno spiegato i curatori - della mostra. Lo abbiamo fatto perché è caratterizzato dalle tre E: è economico, ecologico ed elegante".