In bici sul Ghisallo per ricordare un grande amico
La scalata per tenere viva la memoria di Marco Pozzetti, morto nel crollo di una gru a Torino

È il gran premio della montagna per eccellenza del Giro d’Italia, famoso in tutto il mondo per la durezza della salita e i panorami mozzafiato. Tante volte Marco Pozzetti si era alzato sui pedali per raggiungere la vetta dove si trova il Santuario mariano.
Sul Ghisallo in bici per ricordare Marco Pozzetti
La moglie Roberta Varotti e un gruppo di amici e appassionati di ciclismo hanno deciso di tenere viva la memoria del 54enne di Carugate percorrendo, con la sola forza delle loro gambe, la lingua d’asfalto che porta fino al Ghisallo.
Nel santuario ora c'è il viso sorridente del carugatese
C’era un momento importante da suggellare. Proprio nel Santuario, infatti, è stato posizionato un primo piano di Pozzetti sorridente, con indosso la divisa del Senzafreni Mtb Club, associazione di cui il carugatese faceva parte e che in questi tre anni è diventata una sorta di seconda "famiglia" per Roberta.
Il tragico incidente della gru a Torino nel 2021
Pozzetti perse la vita il 18 dicembre 2021, a seguito del crollo di una gru in un cantiere di Torino. Una tragedia che aveva colpito duramente anche le famiglie delle altre due vittime: Roberto Peretto, 52 anni, di Cassano d’Adda, e Filippo Falotico, 23, di Coazze.
"Marco mi ha trasmesso la sua grande passione"
"Marco era un grandissimo appassionato di ciclismo ed è riuscito a 'contagiarmi' - ha detto la moglie - Ogni anno andava al Ghisallo, perché nel Santuario c’è la foto di un suo zio. Ora che non c’è più, salire in bicicletta e portare avanti questa sua passione mi fa sentire ancora la sua presenza. Lo avverto accanto a me".
Gli amici e i parenti accanto alla moglie
Raggiungere la metà è stata un’emozione grandissima per tutta la comitiva. C’è chi ha affrontato la strada con la pendenza maggiore, come Roberta, e chi invece ha optato per la salita meno impegnativa. Un paio di amici, infine, hanno preferito raggiungere la cima in moto. Dopotutto ciò che contava veramente era tributare un nuovo omaggio a un grande amico.
"Ho preso un impegno..."
"Devo ringraziare Mirco Monti del Gruppo sportivo Madonna del Ghisallo, per aver preso a cuore la richiesta di poter posizionare una foto di Marco accanto alle tantissime altre, gli amici di Senzafreni e i miei familiari, come mio fratello, che mi hanno accompagnato lungo i tornanti - ha aggiunto - Sentirli accanto a me è stato un regalo enorme, ha fatto passare in secondo piano la fatica. Ho preso un impegno: andare al Ghisallo una volta all’anno, proprio come faceva mio marito. Finché il fisico reggerà, lo farò con una normale bici da corsa. Poi chissà, magari potrei iniziare a usare la pedalata assistita. Ma so che Marco, da Lassù, mi prenderebbe un po’ in giro".





