L'arcivescovo riapre dopo due anni di lavori il santuario dell'Addolorata a Cernusco sul Naviglio
Sabato 14 settembre Mario Delpini ha partecipato alla processione che ha riportato la statua della Vergine nella sua casa
Il santuario di Santa Maria Addolorata di Cernusco sul Naviglio è tornato al suo antico splendore dopo due anni di lavori. Ad aprirlo di nuovo ufficialmente sabato sera 14 settembre 2024 è stato l'arcivescovo di Milano Mario Delpini, in occasione della festa dell'Addolorata, che cadeva ieri, domenica.
La processione con la statua della Madonna
Una cerimonia organizzata per riportare la statua dell'Addolorata in processione per le vie della città dalla chiesa prepositurale fino al santuario.
E' così stata l'occasione per l'alto prelato per soffermarsi sui valori che porta tale devozione. Nelle sue parole, anche se non esplicita, si è sentita ancora l'eco dei funerali della famiglia di Paderno Dugnano sterminata dal figlio 17enne, che sono stati celebrati giovedì 12 settembre e che sono stati presieduti proprio da monsignor Delpini.
Percepisco il dolore di famiglie logorate, stremate dalla stanchezza di dover assolvere a tutti gli impegni ed essere sempre all'altezza.
Forse anche uno dei dolori di Maria era questa stanchezza. Era esausta dalla vicenda drammatica della passione.
Così ha citato la Pietà Rondanini di Michelangelo che si trova a Milano in cui la Madonna sembra appoggiarsi nella sua stanchezza al Cristo morto.
Di cosa siamo stanchi? Della vita ordinaria, della fretta, di assolvere ai diversi adempimenti, a volte troppi.
Forse c'è addirittura la stanchezza di vivere con certe persone della famiglia, che pure ci vogliono bene. Stanchi delle persone che ci sono vicine.
E poi si è stanchi delle cattive notizie del mondo
L'arte di riposare
Così l'arcivescovo ha parlato della necessità di apprendere l'arte di riposare.
Occorre apprendere l'arte di riposare.
Questa bellissima statua della Madonna questa sera torna nella sua chiesa, dove raccoglierà le confidenze e le preghiere di tanti cernuschesi e non solo.
Ho appreso poi che gli ambienti vicini al santuario si chiamano oasi. Un nome che richiama un luogo di riposo dopo le fatiche del deserto.
Così monsignor Delpini ha invitato a trovare un momento di riposo, magari al santuario. Un luogo di riposo, magari 5 minuti, ma un tempo in cui fermarsi, non a fare altro ma a riprendere le energie per continuare a portare a compimento la propria vocazione.
La processione
Dopo il momento di preghiera e riflessione in chiesa la statua della Madonna è stata portata a spalla, seguita da una partecipatissima processione aux flambeaux, per le vie del centro di Cernusco fino al santuario dove è stata fatta entrare in un ambiente rinnovato che ha lasciato tutti i fedeli a bocca aperta.