Cancelli divelti e non sistemati: il parco chiuso di Pioltello è fallito
L'agorà di via Mozart è terra di nessuno: l'Amministrazione aveva affidato le chiavi a un gruppo di donne del Satellite, ma oggi non c'è nessuno che se ne faccia carico
"Una rondine non fa primavera" e al Satellite di Pioltello nemmeno un gruppo di "Rondini". E’ tristemente naufragato il progetto lanciato dall’Amministrazione della sindaca Ivonne Cosciotti con il quale era stata affidata la gestione dell’agorà di via Mozart agli stessi residenti del quartiere che avrebbero dovuto aprire e chiudere i cancelli della recinzione realizzata dal Comune.
Un progetto che sembrava funzionare
Era il 2019 quando la sindaca, che aveva mantenuto su di sé la delega al Satellite, nel pieno dei finanziamenti del Bando Periferie aveva lanciato un progetto che sembrava essere risolutivo di una delle tante problematiche del quartiere. E, in tutta onestà, per un po’ ha anche funzionato.
Perché il Comune aveva fatto recintare l’agorà di via Mozart, luogo di ritrovo e di bagordi specialmente degli stranieri, e aveva affidato le chiavi al gruppo delle "Rondini", cittadine del Satellite che si erano assunte l’incarico di aprire e chiudere i cancelli e di tenere pulita l’intera area.
Il parco chiuso oggi è fallito
A distanza di cinque anni, però, il progetto è fallito miseramente, come testimonia il cancello divelto dai cardini e abbandonato, ormai da mesi, ai lati delle sedute dell’agorà. Al momento non è previsto il ripristino anche perché, più che la recinzione, a venire meno è stata la presenza di residenti intenzionati a proseguire il progetto avviato nel 2019.
L’accordo con le “Rondini” prevedeva appunto che alle 22 procedessero con la chiusura e si occupassero della pulizia. Purtroppo perché queste iniziative funzionino è necessario garantire la continuità. Come Amministrazione è nostra intenzione riprendere il discorso e fare ragionamenti su come riattivare questo servizio che aveva dato risultati. In questi anni son state tante le iniziative concrete che abbiamo messo in campo per il Satellite e la nostra volontà è di proseguire su questa strada.
ha spiegato l’assessore ai Servizi sociali Mirko Dichio. Anche perché nonostante siano terminati i finanziamenti e le iniziative connesse al Bando Periferie del 2016, per attivare il tessuto sociale del Satellite e contrastare i fenomeni criminali o di malcostume (come gli schiamazzi, l’ubriachezza molesta o l’abbandono di rifiuti) di strada se ne deve percorrere ancora molta.
È sufficiente che la polizia faccia il proprio lavoro!Vorrei vedere se in Svizzera c'è questo schifo in giro.
Purtroppo, finché l'autorità competente non faccia il suo dovere, il quartiere Satellite rimarrà allo sbando . Il degrado è ovunque e tutti i giorni dobbiamo sopportare sporcizia, musica ad alto volume fino alla mattina del giorno dopo ,gente ubriaca ed spacciatori
Buongiorno, penso che il quartiere satellite sia abitato da persone poco consoni alla legalità, alla convivialità, al rispetto delle cose comuni, all'educazione civica che i nostri antenati ci hanno insegnato e che fino a qualche anno fa si insegnava nelle scuole. Troppe differenze culturali, e penso che ci vorranno ancora molti anni prima che queste etnie si inseriscano in un mondo molte volte diverso dalla loro realtà e dal loro modo di vivere, poiché vengono da paesi molte volte sotto sviluppati. Questo è il mio pensiero, pertanto prima educare gli adulti e poi i propri figli che si recano a scuola, ma molte volte il degrado è figlia di ignoranza che si tramite in illegalità a 360 gradi.